Matteo Salvini torna sulla lite con Ghali in tribuna a San Siro durante Milan-Inter. Il leader della Lega ne ha parlato a Quarta Repubblica: «Io non conoscevo il signor Ghali: sarò vecchio ma preferisco De André, De Gregori, Battisti, fatto sta che ieri ero in un momento di tranquillità con mio figlio allo stadio e sono stato assalito da questo Ghali che quando il Milan ha segnato mi ha urlato assassino, fascista. Ho invitato lui e Jake La Furia (che ha difeso il collega, ndr) a bersi un caffè, spero si rilassino. Dopo quello che abbiamo attraversato con il Covid questo è il momento del peace and love, non è il momento di litigare».
Jake La Furia è con Ghali: «Avrei fatto la stessa cosa»
Il rapper Jake La Furia ha commentato i momenti di tensione allo stadio tra Salvini e Ghali su Radio 105 nella trasmissione di Francesco Facchinetti e Sabrina Scampini «Tralasciando le buone maniere, io avrei fatto la stessa cosa.
Salvini-Ghali, cosa è successo
In un video diventato virale sui social si vede il cantante di origine tunisina alzarsi e inveire contro Salvini che si trovava dall'altro lato della tribuna. Ghali era furioso. Tanto che è stato addirittura trattenuto da alcuni spettatori, prima che intervenissero gli steward. E mentre nel video si vede anche l'ex milanista Paolo Maldini, seduto poco più avanti, cercare di calmare gli animi, Salvini, di tutta risposta, davanti alla reazione di Ghali, si limita a mandare bacioni. Ma cosa avrà mandato su tutte le furie Ghali? Di certo non c'entra la fede calcistica: entrambi infatti sono rossoneri. Ma che tra i due non corra buon sangue è cosa nota. Nel 2019 dopo il brano accusa di Ghali, Matteo decise di replicare a queste affermazioni rappate con un tweet condiviso sui social: "Mi insulta ma la sua musica non mi dispiace, è grave?".
La spiegazione
Nel corso della mattinata, la Lega con una nota ha rivelato l'antefatto: «Il leader della Lega era in tribuna con il figlio, e subito dopo il gol del pareggio gli si è avvicinato il rapper in evidente stato di agitazione. Ghali ha urlato una serie di insulti e di accuse farneticanti a proposito dell’immigrazione - cercando di filmarsi col cellulare - ed è stato subito allontanato, tra lo sconcerto degli altri spettatori. La società rossonera si è scusata con Salvini, che sul momento non aveva riconosciuto Ghali né aveva compreso i motivi della sua alterazione».
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