In un brano del 2019 Ghali dava del fascista a Salvini. E proprio nel testo c’era un accenno alle frequentazioni da stadio del leader della Lega: «Alla partita del Milan ero in tribuna con gente / C’era un politico fascista che annusava l’ambiente». E lo stadio, ieri sera, è diventato teatro di uno scontro a distanza tra il rapper Ghali e il Capitano Matteo Salvini. I due si sono scontrati a San Siro in occasione del derby tra Milan e Inter.
La lite in un video
Cosa sia successo in realtà è ancora poco chiaro: in un video diffuso dal profilo social di Welcome to Favelas si vede il cantante di origine tunisina alzarsi e inveire contro Salvini che si trovava dall'altro lato della tribuna.
Ghali: «Votano Salvini, ma portano i figli ai miei concerti: è un cortocircuito»
Ma cosa avrà mandato su tutte le furie Ghali? Di certo non c'entra la fede calcistica: entrambi infatti sono rossoneri. Ma che tra i due non corra buon sangue è cosa nota. Nel 2019 dopo il brano accusa di Ghali, Matteo decise di replicare a queste affermazioni rappate con un tweet condiviso sui social: "Mi insulta ma la sua musica non mi dispiace, è grave?????".
Cosa è successo
Nel corso della mattinata, la Lega con una nota ha rivelato l'antefatto: «Il leader della Lega era in tribuna con il figlio, e subito dopo il gol del pareggio gli si è avvicinato il rapper in evidente stato di agitazione. Ghali ha urlato una serie di insulti e di accuse farneticanti a proposito dell’immigrazione - cercando di filmarsi col cellulare - ed è stato subito allontanato, tra lo sconcerto degli altri spettatori. La società rossonera si è scusata con Salvini, che sul momento non aveva riconosciuto Ghali né aveva compreso i motivi della sua alterazione».
Al momento Ghali non ha voluto replicare alle affermazioni della Lega e sui suoi profili social non compare ancora nessuna spiegazione.
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