Ad avere la meglio, alla fine, è stato il comune di Bologna. I cento migranti sbarcati a Porto Empedocle e inizialmente destinati alle strutture di accoglienza dell'Emilia Romagna sono stati indirizzati verso altre destinazioni. Una parte, 25, andranno al Cara di Crotone, mentre gli altri 75 verranno ospitati in Campania. Si conclude così il braccio di ferro che la Regione guidata da Stefano Bonaccini e il suo capoluogo (anch'esso amministrato da un sindaco del Pd, Matteo Lepore, spalleggiato da molti colleghi dem) avevano ingaggiato con governo e ministero dell'Interno. «Così non reggiamo», il leitmotiv arrivato nelle scorse ore dall'Emilia.
RAMOSCELLO D'ULIVO
Al Viminale, insomma, si è preferito cercare una tregua.
L'impressione, però, è che la pace non sia destinata a durare. Almeno a guardare i numeri degli sbarchi, che continuano a crescere. Secondo il report pubblicato ieri dal ministero, dal primo gennaio al 21 agosto in Italia sono sbarcate 105.449 persone, più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2022 (quando gli arrivi via mare si erano fermati a quota 50.759). A impressionare è anche il dato sui minori non accompagnati: 1.902 soltanto nell'ultimo week-end, 12.188 dall'inizio dell'anno. Tanto che, rileva il Garante per l'infanzia e l'adolescenza, «a metà agosto il numero dei ragazzi soli arrivati per via mare era lo stesso che in tutto il 2021». In tutto il 2022, invece, i minori senza tutore erano 14mila. Non è tutto. Più della metà degli ingressi totali (oltre 53mila) si sono registrati nei mesi estivi, a partire dallo scorso giugno. Il che inevitabilmente ha mandato in affanno il sistema dell'accoglienza.
A Porto Empedocle, ad esempio, ieri mattina nell'area sbarchi si contavano 675 persone. La procura di Agrigento ha disposto di trasferirne 527: 200 sono rimasti in Sicilia, tra Pozzallo, Catania e Siculiana, 50 nelle strutture del Veneto, 80 in Liguria e 50 nelle Marche. Mentre i cento inizialmente destinati all'Emilia Romagna, come detto, sono stati dirottati su Crotone e la Campania. Spostamenti resi più complicati dalla difficoltà di trovare autobus e mezzi. Tanto più che in serata nel porto di Agrigento era atteso un altro sbarco, da 500 persone. Trasferite stavolta tra Liguria, Veneto, Catania, Vibo Valentia e Lazio.
Non va meglio a Lampedusa. L'hotspot, la cui capienza sarebbe limitata in teoria a 400 posti, ieri contava 1.490 migranti, fra cui 270 minori non accompagnati (12 gli sbarchi registrati soltanto nelle ultime 48 ore, mentre nel siracusano sono stati fermati due scafisti). Per questo in mattinata è stato disposto il trasferimento dall'isola di 770 migranti: oltre 400 imbarcati su un traghetto verso Porto Empedocle, 170 su una nave militare, un altro centinaio su un secondo traghetto.
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