Italia in lockdown? Dal jogging agli spostamenti e al parrucchiere, ecco cosa potremo fare (e cosa no)

Italia in lockdown? Dal jogging agli spostamenti e al parrucchiere, ecco cosa potremo fare (e cosa no)
di Francesco Malfetano
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Sabato 31 Ottobre 2020, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 08:13

Corsetta al mattino e smart working in cucina. Pranzo veloce davanti al pc e poi la spesa. Alla fine aperitivo virtuale e divano con un film in streaming. In Italia ormai la routine del lockdown la conosciamo. Qualora dovesse tornare, dal 9 novembre come sostiene qualcuno oppure pochi giorni prima in alcune città secondo altri, la certezza è una sola: non ci si farà trovare impreparati. Cosa cambierà quindi nelle nostre vite se il temuto giro di vite dovesse arrivare sul serio? Il punto principale sarà rinunciare, anche durante il giorno fino alle 18, a tutte quelle attività ritenute non necessarie. Per cui, se magari sarà consentita l’attività fisica all’aperto (con delle limitazioni orarie, come già succede in Campania) o portare a fare due passi al cane, non sarà invece possibile andarsene per negozi o a tagliare i capelli. Nel caso di serrata totale “morbida” infatti, chiuderanno anche le attività di vendita al dettaglio e quelle che si occupano di cura della persona. Gli unici spostamenti consentiti - oltre a quelli per motivi di salute ovviamente - riguarderanno il lavoro, la spesa e la scuola (solo se la ministra Azzolina riuscirà a vincere la sua battaglia per non farle chiudere per spostare la didattica per intero in rete).

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Lockdown, niente pranzo

Non solo. Se non è chiaro cosa accadrà agli spostamenti tra comuni o regioni appare invece più verosimile che, almeno per un paio di settimane, bisognerà rinunciare anche al pranzo fuori al ristorante.

Dopo la chiusura anticipata alle 18 imposta dall’ultimo Dpcm, in caso di ulteriore stretta, quella della serranda abbassata tutto il giorno è un’ipotesi concreta. Al momento mancano delle linee guida vere e proprie ma, esperienza passata e indiscrezioni alla mano, lo svago principale degli italiani tornerà ad essere andare al supermercato. Magari, a differenza di quando avvenuto nei mesi scorsi, evitando di fare incetta di lievito e carta igienica perché gli approvvigionamenti non sono mai stati un problema e non lo diventeranno.

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Boom degli acquisti online

A tornare sulla scena saranno quindi anche pizze e dolci fatti in casa (c’è chi giura che in alcuni supermercati della Capitale lo scomparto della farina già inizia a svuotarsi giorno per giorno) ma soprattutto la passione per gli acquisti in rete. A smart working e didattica a distanza conclusi - si spera nel migliore dei modi data la poca consistenza delle connessioni veloci nella Penisola - quella dello shopping online resta la principale alternativa. Soprattutto ora che Amazon e gli altri store digitali stanno già lanciando delle promozioni che anticipano il tradizionale black friday di fine novembre. 

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Serate davanti alla tv

Per il resto il centro di ogni serata - con cinema e teatri chiusi, ristoranti a luci spente, spettacoli dal vivo non consentiti - torneranno ad essere gli smartphone e la tv. Magari smart, con Netflix, Amazon Prime Video, Disney + o TimVision pronte ad offrire un catalogo ampio che possa soddisfare la voracità degli utenti che, qualora lo spettro del lockdown riguadagnasse consistenza, sarebbero costretti a restarsene chiusi in casa. Soprattutto a farlo da soli. O meglio con i soli conviventi. Evitando quindi ricevere persone "esterne" per limitare la diffusione del contagio. Per stare vicini agli amici d'altronde, ci sono sempre le videochiamate.

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