Elezioni in Spagna, per i sondaggi il centrodestra verso la maggioranza assoluta: gli scenari in Europa

Nonostante gli attacchi di Abascal (Vox) al Pp, l'alleanza tra i due partiti sembra essere possibile. Uno schema che potrebbe essere replicato in Europa tra Ppe ed Ecr

Elezioni in Spagna, per i sondaggi la destra verso la maggioranza assoluta: gli scenari in Europa
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Giovedì 13 Luglio 2023, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 19:14

Le elezioni in Spagna del 23 luglio sembrano orientate a consegnare il Paese al centrodestra, con un'alleanza tra Partito popolare e Vox. Il 29 maggio il premier socialista Pedro Sanchez aveva deciso di andare a elezioni anticipate a seguito del tracollo del suo partito alle elezioni amministrative.

Un filone che potrebbe proseguire anche con il voto nazionale. Secondo un sondaggio di 40 dB. per EL PAÍS e Cadena SER, una coalizione tra Partito popolare e Vox potrebbe conquistare 172 seggi (131 per il Pp, 41 per Vox) appena quattro in meno della maggioranza assoluta richiesta per governare. Dopo il duello tv di due giorni fa tra il premier uscente Pedro Sanchez e il leader del Pp Alberto Feijoo, quest'ultimo avrebbe guadagnato sei seggi, mentre Vox ne avrebbe perso uno.

Una leggera flessione, forse dovuta proprio alle voci di un patto di governo. Non a caso, il leader del partito alleato con Giorgia Meloni, Pedro Abascal, ha attaccato l'appello al "voto utile", definendolo «assolutamente inutile», in quanto la «cosa veramente utile per molte persone è votare per i partiti che difendono le loro convinzioni».

Abascal ha quindi criticato l'«alleanza tra il Pp e il Partito Socialista in Europa», con il partito di Feijoo che, a Bruxelles, ha «votato molto più insieme al Partito socialista che con Vox». Parole che potrebbero essere pretattica per non indebolire la posizione di Vox in favore del partito più centrista. 

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Lo scenario in Europa

Una Spagna a trazione centrodestra potrebbe avere riflessi anche in Europa. Innanzitutto perché è in corso il semestre di presidenza dell'Unione Europea a guida spagnola, che potrebbe quindi iniziare con il socialista Sanchez e finire con il popolare Feijoo alla testa del paese. Un semestre importante perché, essendo di fatto l'ultima presidenza a pieno regime prima del voto del 2024, molte questioni sono ancora sul tavolo (come spiega bene la vicenda di ieri con il voto del Parlamento europeo sul ripristino della natura). Ma soprattutto perché, se riuscisse, lo schema Pp-Vox potrebbe essere replicato anche dopo le elezioni europee con un'alleanza tra Ppe ed Ecr (e potenzialmente altri partiti). Un patto che, nel risiko delle alleanze, porterebbe alla riconferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea.

 

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