Il primo trofeo è dedicato a lui. «Questa vittoria è per Silvio». Il Molise è di nuovo del centrodestra. Vince, anzi stra-vince con il 63 per cento Francesco Roberti, il sindaco di Termoli scelto da Forza Italia e da Antonio Tajani. Ed è del leader e reggente azzurro il primo sospiro di sollievo, a spoglio in corso.
IL SOLLIEVO DI FI
FI sfiora il 13 per cento, guadagna due punti in più rispetto al 2018, inverte il trend nazionale. «Dedichiamo questa straordinaria vittoria a Berlusconi» sorride serafico Tajani sul pratone di Villa Taverna, alla festa nazionale americana.
Ma è su un dato che si sofferma compiaciuto lo sguardo di Meloni e dei suoi parlamentari. Quell'exploit in doppia cifra di Forza Italia che almeno per il momento racconta un partito in salute, integro e intero nonostante il terremoto scatenato dalla scomparsa del fondatore. L'incubo - la dissoluzione forzista tra scissioni, cambi-casacca e fuga di consensi - sembra già più lontano dal quartier generale di Roberti, nel Molise che si tinge di azzurro un'altra volta dopo cinque anni di Donato Toma. Tajani la mette così: il successo nel test regionale «conferma la fiducia nei confronti del governo». Nel 2018, a un passo dal governo gialloverde, ci fu chi ribattezzò il Molise "l'Ohio d'Italia", l'elezione chiave per decidere chi avrebbe abitato le stanze di Palazzo Chigi.
Oggi, con i dovuti distinguo, l'affermazione del centrodestra nella regione da poco meno di 300mila abitanti è una garanzia in più per il percorso del governo Meloni. Due i dati che stampano un sorriso ai piani alti del governo e soprattutto nel quartier generale meloniano a Via della Scrofa. Il primo: a un anno dalle elezioni europee che nelle intenzioni della premier dovrebbero siglare per la prima volta l'alleanza tra Popolari e conservatori - ieri Meloni è stata confermata presidente del partito conservatore europeo Ecr - la tenuta di Forza Italia al primo test locale è un segnale incoraggiante. Da prendere ovviamente con le dovute cautele: la navigazione fino al voto europeo è ancora lunga e l' "effetto Silvio" fotografato nei sondaggi potrebbe non durare a lungo. Ad ogni modo il test molisano è un assist per Tajani che nel primo Consiglio nazionale di FI nell'era post- Berlusconi a metà luglio prenderà in mano la reggenza del partito fino alle europee. A questo si aggiunge il risultato oltre le aspettative del partito di Maurizio Lupi Noi Moderati, oltre il 5 per cento (supera la Lega) con cui i forzisti meditano una lista unica dei "Popolari italiani" al voto europeo del 2024.
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