Coprifuoco, orario allungato per i locali: ecco cosa cambia. Green pass, stop della Privacy

Coprifuco, orari allungati per i locali: ecco cosa cambia. Green pass, stop della Privacy
di Alberto Gentili
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Giovedì 6 Maggio 2021, 22:09 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 09:39

Nel governo c’era già chi immaginava l’uso del “green pass” come la chiave per anticipare il calendario delle riaperture: permettere l’accesso a fiere, congressi, terme, etc. anche prima del 1° luglio per chi potesse certificare di aver fatto il vaccino, di essere guarito dal virus o mostrare un tampone negativo effettuato nelle ultime 48 ore. Invece il garante della privacy, Pasquale Stanzione, chiede all’esecutivo di «circoscrivere l’uso» del passaporto verde agli spostamenti tra Regioni di diverso colore. «Bisogna escludere l’utilizzo» del “green pass”, avverte l’Autorità per la privacy «per finalità diverse da quelle espressamente previste dal decreto del 23 aprile». E anche il Comitato nazionale di bioetica fissa dei paletti: «Il pass deve essere temporaneo e tutelare la privacy».

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Green pass per discoteche, centri commerciali e matrimoni

Ciò non vuol dire che il governo alzi bandiera bianca: «Dovremo discutere della questione con il garante», spiega un ministro che segue il dossier, «utilizzare il green pass non solo per gli spostamenti, ma anche per far svolgere in sicurezza i matrimoni e per accedere a fiere, congressi, cure termali, parchi tematici e perfino ristoranti al chiuso, era infatti una prospettiva importante: avrebbe permesso di accelerare il calendario delle riaperture».

Sul tavolo di governo e maggioranza il primo step verso un allentamento delle misure anti-Covid resta comunque il “tagliando” al coprifuoco.

La data per il check è fissata per la prossima settimana e visto il calo dei contagi e dei ricoveri nelle terapie intensive è decisamente probabile che lunedì 17 maggio il “tutti a casa” alle 22 venga rivisto. C’è chi parla di uno slittamento alle 23, chi di un posticipo alle 24. Tra questi anche il sottosegretario alla Salute, il grillino Andrea Costa: «Mi auguro una riduzione del coprifuoco alla mezzanotte, ciò potrebbe permettere a ristoratori e clienti di beneficiare di migliori condizioni. Poi, a fine maggio o giugno, il coprifuoco potrebbe essere abolito del tutto». Una posizione simile a quella di Matteo Salvini e di Mariastella Gelmini. Dice il capo leghista: «Adesso torniamo alla vita. Come a Londra, Stoccolma, Madrid e Tel Aviv. Facciamo lavorare la gente al chiuso, all’aperto, di giorno e di sera. Bisogna riaprire, togliere limiti, chiusure, restrizioni e il coprifuoco va portato a mezzanotte o abolito. Questo chiederanno i ministri della Lega in Consiglio dei ministri».

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ORARI PIÙ LUNGHI
Nel governo si sta ragionando sulla possibilità di accompagnare il posticipo del coprifuoco alle 23 o a mezzanotte con un allungamento dell’orario serale di bar e ristoranti con tavoli all’aperto. Due le ipotesi: alle 22.30, se il coprifuoco verrà spostato alle 23, oppure alle 23.30 se il “tutti a casa” sarà fatto slittare alla mezzanotte.

Scelte che trovano Mario Draghi su una posizione neutra, «pragmatica». L’annuncio del premier che da metà maggio l’Italia sarà riaperta ai turisti stranieri con il “green pass” ha provocato un’accelerazione sul fronte delle riaperture per rendere il Paese «più ospitale e attraente». Ma Draghi resta cauto: «Azzardi non saranno fatti e questo per rendere le riaperture irreversibili», spiega una fonte vicina al presidente del Consiglio, «dover infatti richiudere tutto a causa di un ritorno dell’epidemia sarebbe estremamente dannoso. Ma l’avanzamento della campagna vaccinale, che riduce il rischio-Covid per le categorie più fragili, però fa ben sperare...». 

Di certo venerdì prossimo, sulla base del report settimanale sull’andamento dell’epidemia, non sarà toccato solo il coprifuoco. Quasi certa l’indicazione di una data per la ripresa del settore del wedding, delle cerimonie nuziali, che ha proposto al governo di adottare un protocollo simile a quello delle navi da crociera. E il Pd, come FI, hanno deciso di sostenere l’iniziativa inviando il protocollo al Cts per ottenerne la validazione.
Passi avanti anche per palestre e piscine. Il governo, dopo il sì del Cts, ha dato il via libera al protocollo per questo settore. Ecco le regole per le piscine che all’aperto potranno riaprire venerdì prossimo, 15 maggio: misurazione della temperatura all’ingresso, in vasca obbligo di mantenere una distanza di 7 metri quadri, fuori «si deve assicurare una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone». Le sdraio e i lettini dovranno essere posti su percorsi ad hoc per evitare contatti tra i clienti e garantendo un distanziamento di almeno un metro e mezzo. In acqua sarà vietato soffiarsi il naso e i bambini piccolo dovranno indossare pannolini idrorepellenti all’esterno.

Anche all’ingresso delle palestre, che apriranno solo il 1° giugno, sarà necessario misurare la temperatura, indossare la mascherina fino all’inizio dell’attività fisica, mantenere una distanza non inferiore a 2 metri e sanificare tappetini e attrezzi. Gli spogliatoi non saranno fruibili.

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