Autonomia differenziata, superate le 50.000 firme per fermarla

Sottoscrizioni contro il progetto di riforma del titolo V della Costituzione voluto dal governo

Proposta di legge popolare contro l'autonomia differenziata: superate le 50.000 firme
2 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Maggio 2023, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 16:14

È stata raggiunta e superata la quota 50.000 firme che servono per presentare una legge di inziativa popolare contro l'Autonomia differenziata

Legge popolare contro l'Autonomia differenziata, superate le 50mila firme

«Il Coordinamento per la democrazia costituzionale (Cdc), presieduto dal professore Massimo Villone, esprime grande soddisfazione per avere raggiunto e largamente superato le firme necessarie (ne bastano 50mila, ne sono giunte oltre 65mila e altre sono in arrivo), in anticipo rispetto alla conclusione della campagna per la presentazione della legge costituzionale di iniziativa popolare - per la modifica in particolare degli articoli 116, terzo comma, e 117, primo, secondo e terzo comma del Titolo V della Costituzione - contro l'autonomia differenziata voluta dal governo e da alcune regioni del Nord». Lo annuncia un comunicato.

Calderoli: L'autonomia differenziata la facciamo

Nodo trasparenza/ I dubbi che restano sul progetto federalista

Autonomia, alzata la posta: il modello è la Spagna. Il Nord deciderà le tasse

Autonomia, frenata del ministero sulla scuola: «I prof devono restare dipendenti statali»

«Il Cdc - prosegue il Comunicato - desidera ringraziare tutte le cittadine e i cittadini che hanno contribuito al successo della campagna, i comitati locali del Cdc, le associazioni sorte in questi anni sul territorio a difesa della democrazia e della Costituzione, le organizzazioni sindacali della scuola Flc Cgil, Uil scuola Rua, La Federazione Gilda Unams, lo Snadir, il cui contributo è stato convinto ed importante, le tante strutture confederali che, soprattutto al sud, si sono attivate, le associazioni Anpi, Arci, la Filef, la Rete Salute Welfare e Territorio, la rete dei Sindaci che hanno aderito, gli operatori in campo sanitario che hanno condiviso la campagna, i Consigli comunali che, con propri ordini del giorno, hanno sostenuto la raccolta delle firme».

«Nei prossimi giorni comunicheremo il numero esatto delle firme pervenute e la data del deposito della legge in Senato, dove verrà presa in esame secondo le procedure e i tempi previsti dall'articolo 74 del regolamento del Senato».

Il Coordinamento per la democrazia costituzionale è una associazione di giuristi presieduta dal prof Massimo Villone, e la pdl di iniziativa popolare è stata sottoscritta da 120 costituzionalisti, giuristi, accademici ed economisti tra cui anche l'ex presidente dell'Upb Giuseppe Pisauro. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA