I carabinieri della Compagnia di Lecco hanno arrestato Mouhib Zaccaria, il trapper «Baby Gang», in esecuzione di un'ordinanza di aggravamento della misura cautelare dell'obbligo di dimora con gli arresti domiciliari.
GLI SPARI
L'aggravamento per le violazioni agli obblighi cui il cantante era sottoposto a Lecco a seguito dei fatti che lo vedevano convolto in una sparatoria a Milano nel 2022. Zaccaria Mouhib nei giorni scorsi avrebbe sparato ad un suo amico, ferito con un «colpo di arma da fuoco alla gamba sinistra».
L'amico avrebbe messo a verbale che è stato ferito per l'uso «di arma da parte di Mouhib». A casa del trapper, poi, gli investigatori hanno trovato «una pistola ad aria compressa con relative munizioni metalliche» e non un'arma da fuoco. Il trapper, comunque, scrivono i giudici, «aveva negato qualsiasi detenzione» di armi. Il nuovo episodio che lo ha visto coinvolto ha portato all'aggravamento della misura, come chiesto dal pm Francesca Crupi, titolare delle indagini sugli scontri tra bande di trapper, per il «pericolo di reiterazione di fatti analoghi». I giudici evidenziano la «pervicacia» di Baby Gang nel «procacciarsi e utilizzare» armi, oltre alla sua «inaffidabilità». E spiegano che in casa, quando l'amico è stato ferito, c'erano pure due «coimputati» del 22enne, condannati anche loro nel processo sulla sparatoria di due anni fa. Il Tribunale ha anche revocato le autorizzazioni concesse al 22enne e relative alla sua attività musicale, come quelle per i concerti che aveva in programma.