Tommaso Montesano (figlio di Enrico) denunciato per il tweet sulle «bare di Bergamo», i familiari delle vittime: «Grave offesa»

Tommaso Montesano (figlio di Enrico) denunciato per il tweet sulle «bare di Bergamo», i familiari delle vittime: «Grave offesa»
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 14:36

Guai per Tommaso Montesano, giornalista di Libero e figlio dell'attore Enrico Montesano, finito nella bufera per un tweet comparso sui social qualche giorno fa. «Le bare di Bergamo stanno al Covid come il lago della duchessa sta al sequestro Moro»: aveva scritto sul suo profilo twitter (post che poi è stato cancellato). Un messaggio che aveva  provocato l'immediata reazione dell'organismo sindacale della testata che si era scusato con le famiglie delle decine di migliaia di persone che hanno perso la vita a causa della pandemia. Mentre Alessadro Sallustri, direttore di Libero ha «chiesto all’azienda di valutate se esistono presupposti per il licenziamento per colpa grave e, comunque nell’attesa, la sospensione immediata di Tommaso #Montesano».

Tommaso Montesano (figlio di Enrico) twitta: «Bare di Bergamo come il lago della Duchessa». Sallusti: valuto licenziamento

La denuncia

Ora proprio le famiglie delle vittime di Bergamo hanno denunciato Montesano. «È piuttosto evidente il gravissimo vilipendio alla memoria ad alla dignità di migliaia di vittime e dei loro familiari». Lo si legge nella denuncia presentata stamane alla Procura di Bergamo dalla associazione che tutela i parenti dei morti di Covid nella Bergamasca. L'associazione chiede che si proceda quanto meno per diffamazione aggravata. La querela è stata presentata a nome dell'avvocato Consuelo Locati che rappresenta il team di legali che assiste circa 500 familiari delle vittime del Covid nella Bergamasca, la zona dell'Italia più colpita in particolare durante la prima ondata.

In quattro pagine si sostiene che Montesano, con il tweet pubblicato la sera di due giorni fa, assieme «all'ormai tristemente nota immagine dei camion dell'esercito che nei mesi di marzo e aprile 2020 hanno trasportato i feretri» da Bergamo ai forni crematori di altre città e regioni, ha commesso «un gravissimo vilipendio alla memoria e alla dignità» di migliaia di morti e dei loro parenti, tra cui lo stesso legale che ha perso il padre. Inoltre, si sottolinea nell'atto, «è palese l'intento vergognosamente offensivo e diffamatorio» di Montesano «teso a negare una delle verità storiche più tristi del dopoguerra e ad offendere non solo la sottoscritta ma anche la memoria di quei feretri, di quelle vittime morte nell'abbandono dai propri cari» e a cui era stata «negata la dignità della sepoltura». Secondo la denuncia il fine sarebbe stato, non solo «infamare, diffamare e screditare le vittime e la loro memoria, e con esse il dolore di tutti i familiari», ma anche «abbracciare teorie negazioniste pericolose anche sotto il profilo dell'incitamento all'odio e della stessa salute pubblica». 

Anche l'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha deciso di presentare una segnalazione all'Ordine del Lazio perché sia valutato sul piano deontologico il contenuto del tweet sulla pandemia a Bergamo». Lo rende noto sul proprio sito lo stesso Ordine dei giornalisti della Lombardia, il cui presidente è Riccardo Sorrentino, che ha dunque deciso di presentare un «esposto disciplinare». «La libertà di opinione - si legge nella nota dell'Ordine lombardo - non libera dall'obbligo di rispettare la verità sostanziale dei fatti e di argomentare con tesi solide le proprie idee che vanno espresse, in ogni caso, rispettando la dignità delle persone coinvolte. E' un principio che vale per tutti, e ancora di più per i giornalisti. In questo senso appare grave il tweet di Tommaso Montesano, iscritto all'Ordine del Lazio, secondo il quale 'le bare di Bergamo stanno al Covid19 come il lago della Duchessa sta al sequesto Morò. Anche se affidato a un social network». «E' per questo motivo - conclude la nota - che l'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha deciso di presentare una segnalazione all'Ordine del Lazio (dopo aver informato il suo presidente che trasmetterà l'esposto al Consiglio territoriale di disciplina) perché sia valutato sul piano deontologico il contenuto del tweet sulla pandemia a Bergamo».

La replica di Montesano

«Il mio tweet, su cui in molti in queste ore si stanno scagliando, è stato gravemente equivocato. Il mio pensiero era un semplice parallelismo - espresso in modo icastico ma evidentemente infelice - tra la forza simbolica dei camion militari di Bergamo, che hanno avuto il merito di far aprire gli occhi anche ai più scettici che negavano la gravità della pandemia, e le immagini della ricerca del corpo dell'onorevole Moro nel lago della Duchessa che, secondo le ricostruzioni storiche, convinsero l'opinione pubblica ad accettare l'ineluttabilità del destino di Moro», ha scritto sul suo profilo Facebook il giornalista Tommaso Montesano. 

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