Sergio Canciani, morto lo storico inviato Rai da Mosca: fu tra i primi a parlare della politica di Putin in Ucraina

Sergio Canciani
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Martedì 15 Marzo 2022, 19:55 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 12:53

TRIESTE - È morto oggi, 15 marzo, il giornalista e scrittore Sergio Canciani, 75 anni, volto noto della Rai per aver seguito per il Tg2 la guerra nell'ex Jugoslavia come inviato e per essere stato corrispondente Rai da Mosca per tredici anni. Cresciuto professionalmente nella redazione regionale della Rai Fvg, Canciani ha scritto numerosi saggi. Era nato a Trieste nel 1946.  Canciani si è spento nella sua casa, a Trieste. Entrato alla Rai Fvg, prima nella redazione slovena e poi in quella italiana, raccontò i funerali di Tito, la caduta di Ceausescu in Romania, la guerra nell'ex Jugoslavia, l'assedio di Sarajevo, l'evolversi del conflitto nei Balcani. Innumerevoli i suoi servizi per per Tg1, Tg2 e Tg3. Alla fine degli anni '90 divenne corrispondente Rai da Mosca; in Russia rimase fino al 2011, da Eltsin all'arrivo di Putin. Quasi profetici i suoi due libri: «Roulette Russia» sulla disfatta dell'ex impero sovietico, e quindi «Putin e il neo-zarismo. Dal crollo dell'URSS alla conquista della Crimea». Fu tra i primi a capire e a parlare della politica di Putin in Ucraina. 

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