Sabrina Impacciatore: «Ho stregato l'America ma non ancora l'Italia, qui mi considerano un'esaltata»

Parla l'artista romana candidata ai prestigiosi Emmy Awards, gli oscar della tv americana, come miglior attrice non protagonista per la serie The White Lotus

Sabrina Impacciatore: «Ho stregato l'America ma non ancora l'Italia, qui mi considerano un'esaltata»
di Gloria Satta
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Mercoledì 19 Luglio 2023, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 09:52

All'ingresso del suo appartamento romano, a Testaccio, spiccano quattro enormi valigie. Chiuse. «Non le disfo, potrei ripartire in qualunque momento», spiega Sabrina Impacciatore, appena atterrata dal Sudafrica. Viaggio di lavoro top secret: «Le cose stanno accadendo e stanno accadendo ora», aggiunge vibrando dalla commozione e sfiorando più di una volta le lacrime, «sto vivendo la gioia più grande della mia vita». L'attrice romana, 55 anni, allude alla nomination ai premi Emmy (consegna il 19 settembre a Los Angeles) che si è conquistata per la serie-cult The White Lotus 2 (attualmente on demand su Sky e in streaming su Now) in cui interpreta Valentina, la general manager lesbica di un lussuoso resort di Taormina. Gli americani sono impazziti per lei che da mesi è contesa da media, tv e a Los Angeles si è dotata un una squadra di agenti e avvocati incaricati di governare la sua nuova carriera hollywoodiana. Una soddisfazione per Sabrina che iniziò giovanissima alla corte di Gianni Boncompagni (come ragazza pon-pon, a Non è la Rai) per poi approdare ai film di Ettore Scola, Mel Gibson e Gabriele Muccino (L'ultimo bacio, A casa tutti bene). E dopo essersi sentita dire a 18 anni che non era abbastanza bella per il cinema.

La nomination è una rivincita?
«No, per carità.

Ho il cuore allagato dalla felicità, nessun risentimento per gli italiani che non mi hanno capita. Provo solo riconoscenza per gli americani che sono rimasti stregati dalla mia interpretazione, malgrado avessi solo poche scene, e mi hanno accolta nel loro sistema».

Muccino, che l'ha vissuta sulla sua pelle, le ha illustrato la spietatezza di quel sistema che un giorno ti porta sugli altari e il giorno dopo può buttarti giù?
«Certo. Gabriele, una delle persone che mi sono più vicine, mi ha messa in guardia. Ho messo il rischio nel conto. Il cinema americano è complesso, ma ho sempre lavorato tra le difficoltà senza avere le stesse soddisfazioni. Perché dovrei pensare al peggio? Sto volando. Andrà come andrà. L'idea che in America venga apprezzata la mia dedizione totalizzante, quasi mistica alla recitazione è già un successo mentre in Italia mi considerano pazza, esaltata».

Si è trasferita a Los Angeles?
«Vivo ormai 6 mesi là e 6 a Roma. Sono stata adottata da una famiglia di amici, i miei vestiti sono rimasti in California. La mia vita si è rivoluzionata, sono nomade».

In questo momento ha un amore?
«No, ma il mio cuore è ugualmente abitato: mi sento come se fossi innamorata. L'amore non mi è mai mancato e, se viene, c'è posto anche per un uomo. Quello giusto, che non si lasci mettere in fuga dal mio modo di essere che mi mantiene eternamente bambina. Con me non ci si annoia».

 

Accusata dal cinema di non essere abbastanza bella, quando ha capito di piacere nella vita?
«Alle elementari, quando i compagni mi lasciavano proposte di matrimonio sul banco. Poi, da adulta, ho capito che il mio sex appeal attirava sia uomini sia donne. Non immagina quante richieste di fare sesso ho ricevuto».

Quali doti l'hanno portata fino a Hollywood?
«Il talento, che mi venne diagnosticato a 15 anni dal primo insegnante di recitazione e poi confermato da Boncompagni. E la determinazione che non mi ha fatto scoraggiare nemmeno davanti alle tantissime porte in faccia ricevute».

La peggiore?
«Non ce n'è una in particolare. Penso al dolore con cui sono andata a braccetto ogni volta che non sono stata presa in considerazione per i ruoli che ero pronta ad esplorare».

Ha già dei progetti?
«In America molte cose bollono in pentola, in Italia farò una puntata della nuova stagione di Call my agent».

Il suo successo è il riscatto delle attrici over 50?
«È un invito a inseguire i sogni. Alle donne vorrei ricordare che non abbiamo una data di scadenza. Se ci crediamo, possiamo ottenere tutto quello che vogliamo».

La sua sensibilità non la porta ad essere vulnerabile?
«Sì, ma è il prezzo che pago per essere reattiva alla bellezza. Sono al servizio dell'arte e dell'amore».

Con chi condivide la gioia di questo periodo?
«Con la famiglia e con gli amici. Sono tanti e veri: ho investito tutto nei sentimenti».

Come si sente oggi?
«Come una bambina impazzita perché ha scoperto che Babbo Natale esiste».

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