Sabrina Guzzanti è nata per far ridere. Per fare imitazioni. Iniziare non è stato facile. La prima apparizione, nel lontano 1987, non andò benissimo. A "Proffimamente non stop" compare vestita da suora. Tagliata. Poi arriva Matrioska di Antonio Ricci. E lì incontra per la prima volta Moana Pozzi. Un incontro che si ricorda, per la "grande Moana" la fece sentire piccola, piccola, come racconta al Corriere della Sera lei stessa: «Moana era bellissima. Io un giorno mi avvicinai per parlarle, così, tanto per fare conversazione, e lei mi guardò dall’alto in basso come si guarda una nullità. Poi se ne andò senza dire una parola...».
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Ovviamente anche Matrioska venne censurato.
Elly Schlein
«Mamma (Germana Antonucci, ndr) e papà (Paolo Guzzanti, ndr) andavano ancora all’università quando siamo nati io e Corrado. Giovanissimi... Il loro è stato un rapporto burrascoso, si sono separati più volte e questo ha preso molta della loro attenzione che, dunque, non è arrivata a noi. Ma ci sono state anche cose belle». Per esempio «ci hanno insegnato a esercitare lo spirito critico...».
Temuta dalla destra per la sua satira, non amata troppo dalla sinistra. Ma l'ultima volta che ha pianto è stato proprio per loro, anzi per lei: «Per Elly Schlein. Quando è stata eletta segretaria del Pd. Perché pensavo di dover morire senza vedere una donna in quel posto...»