Il principe Andrea e la vera storia dell'intervista alla BBC su Epstein: su Netflix arriva Scoop ( e la famiglia reale trema)

Il principe Andrea e la vera storia dell'intervista alla BBC su Epstein: su Netflix arriva Scoop ( e la famiglia reale trema)
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Sabato 6 Aprile 2024, 09:15 - Ultimo aggiornamento: 09:18

La famiglia reale trema di nuovo. Come se non bastassero i problemi di salute di Re Carlo e Kate Middleton, adesso una nuova serie Netflix riaccende i riflettori sul principe Andrea e sui suoi rapporti con Jeffrey Epstein. La serie, uscita ieri 5 aprile, si intitola "Scoop" e racconta l'ormai celebre intervista che nel 2019 il principe rilasciò alla BBC e in cui ammise di conoscere Epstein, condannato per traffico sessuale di minorenni e abusi.

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L'intervista

Sono passati più di quattro anni da quando Andrea decise di raccontare alla giornalista Emily Maitlis la sua associazione con il condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein e la sua compagna Ghislaine Maxwell. Una chiacchierata che finì per diventare l'inizio della caduta di Andrea, costretto a dimettersi dalla vita reale,  privato delle sue affiliazioni militari e dei suoi patrocini. Uno scandalo di cui ancora paga le conseguenze. "Scoop" racconta la storia di come la BBC è riuscita a convincere il duca a prendere parte all'intervista e le conseguenze che ne sono seguite. 

La storia vera di Scoop parte proprio dalla famosa intervista: durata due ore, è stata uno dei più grandi autogol mediatici di sempre. Prince Andrew cercò infatti di negare qualsiasi coinvolgimento con Jeffrey Epstein, morto suicida in carcere.

E negò anche di conosciuto Virginia Giuffre, che lo accusava. Peccato che il suo racconto fu immediatamente smentito da foto che lo ritraevano abbracciato alla ragazza, diffuse presto in rete. Lo scandalo è stato talmente grande che l’allora Regina Elisabetta II allontanò per sempre il Principe Andrea da tutte le attività istituzionali.

Le giornate in casa a New York

Quando Andrea prese parte all’intervista nel novembre 2019, era sempre più sotto pressione per spiegare la sua associazione con Epstein che mesi prima era stato trovato morto in una prigione di New York.
Il Duca disse che lui ed Epstein "non erano così vicini", ma ammise di esserlo andato a trovare a New York nel 2010 dopo aver scontato una pena in prigione. La giornalista chiese ad Andrea perché fosse andato da Epstein nella sua casa di New York nonostante fosse stato condannato per reati sessuali, lui rispose che andò lì «con l'unico scopo di dirgli che, poiché era stato condannato, non era appropriato per essere visti insieme», aggiungendo: «Tante persone mi hanno consigliato di andare a trovarlo o di non andare a trovarlo. Ma sentivo che parlargli al telefono era da vigliacchi. Dovevo andare a trovarlo e parlargli». Quando gli venne chiesto il motivo per cui era rimasto per diversi giorni, Andrea disse: «Era un posto conveniente dove stare. Col senno di poi era sicuramente la cosa sbagliata da fare. Ma in quel momento sentivo che era una cosa giusta e onorevole e ammetto pienamente che il mio giudizio probabilmente era influenzato dalla mia tendenza a essere troppo onorevole». «A conti fatti, avrei potuto evitare di incontrarlo? - si chiede - Probabilmente no e questo è a causa della mia amicizia con Ghislaine, era inevitabile che ci incontrassimo. Mi pento del fatto che lui si sia comportato in modo disdicevole? Sì. Ho fatto bene ad averlo come amico? All'epoca non era ancora accusato di reati sessuali. Non credo ci fosse niente di male allora, il problema è arrivato una volta condannato»


Nessun rimpianto

All’inizio dell’intervista, ad Andrea venne anche chiesto se si fosse pentito della sua “intera amicizia” con Epstein. «No - rispose - e il motivo è che le persone che ho incontrato e le cose che ho imparato  da lui o grazie a lui sono state molto utili. Io e lui non eravamo così vicini. Quindi sì sono anadato a stare a casa sua, ma è stato a causa della sua ragazza, non a causa sua».

Virginia Giuffre

In un'altra parte dell'intervista, il duca parlò di Virginia Giuffre, la giovane che aveva raccontato come Epstein e la fidanzata Ghislaine Maxwell le avevano detto di fare sesso con il principe nella villa di Epstein a New York e in altri luoghi quando aveva 17 anni. Giuffre intentò una causa civile contro Andrea, ma la questione è stata successivamente risolta in via extragiudiziale. L'accordo non conteneva alcuna ammissione di responsabilità, colpa o illecito da parte del principe Andrea. «Giuffre dice di averti incontrato nel 2001, dice di aver cenato con te, ballato con te al Tramp Nightclub di Londra. Ha continuato a fare sesso con te in una casa a Belgravia appartenente a Ghislaine Maxwell, tua amica. E' vero?», chiese ad Andrea la giorbalista della BBC. «Non è successo - replicò Andrea - Non ricordo di averla mai incontrata, sono quasi, anzi, sono convinto di non essere mai stato in Tramps con lei. Ci sono una serie di cose che non vanno in quella storia, uno dei quali è che non so dove sia il bar del Tramps. Non bevo, non credo di aver mai comprato un drink al Tramps a New York».

La serata al Pizza Express


Mentre Andrea veniva incalzato riguardo alle affermazioni secondo cui era stato al nightclub, si ricordò dove credeva di essere invece: un ristorante Pizza Express a Woking. «Quel giorno particolare, era il 10 marzo, ero a casa, ero con i bambini e avevo portato Beatrice a un Pizza Express a Woking per una festa, credo più o meno alle quattro o alle cinque del pomeriggio. E poi, poiché la duchessa era assente, in famiglia abbiamo una semplice regola secondo cui quando uno è assente, l'altro è lì. All'epoca ero in congedo terminale dalla Royal Navy, quindi quindi Ero a casa». Quando gli è stato chiesto perché ricordasse di essere stato al Pizza Express, Andrea aggiunse: «Perché andare al Pizza Express a Woking è una cosa insolita da fare per me, una cosa molto insolita da fare. Sono stato a Woking un paio di volte e me lo ricordo stranamente distintamente».

La foto

Quando poi gli venne chiesto della foto che mostrava Andrea e Giuffre insieme a Ghislaine Maxwell, ha insistito di non ricordare che fosse stata scattata: «Non credo che sia una mia foto a Londra perché quando esco a Londra, indosso un abito e una cravatta. Quelli sono i miei vestiti da viaggio se vado all'estero». La mano intorno alla vita di Giuffrè? Lui replicò: «Mi dispiace moltissimo ma se io, come membro della Famiglia Reale, mi faccio fare una fotografia e faccio pochissime fotografie, non sono uno, per così dire, abbracci e manifestazioni pubbliche di affetto, non è qualcosa che faccio».

Il ruolo di Beatrice di York

Più di tutti il film Scoop potrebbe mettere in difficoltà Beatrice di York, figlia del principe Andrea e di Sarah Ferguson. Secondo alcune voci, diede dei consigli pessimi al padre: in un’intervista per OK!, l’ex corrispondente royal per la Bbc Jennie Bond sostiene infatti che Beatrice sia in ansia per la diffusione del film, per il ruolo che ha avuto nell’organizzazione dell’intervista e poi nella gestione successiva.

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