Panatta: «Volevo sposare Mina, con Anna sono diventato serio. I miei figli? C'ero poco, li ho lasciati liberi. Non sono ricco, mi sono goduto la vita»

L'ex campione di tennis si racconta: "Sono un po' ipocondriaco, ma mi sento ancora bene"

Panatta: «Volevo sposare Mina, con Anna sono diventato serio. I miei figli? C'ero poco, li ho lasciati liberi. Non sono ricco, mi sono goduto la vita»
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Giovedì 7 Marzo 2024, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 14:28

Adriano Panatta? Oggi vive la sua seconda vita a 73 anni. È diventato un opinionista televisivo richiesto e, dice lui, ha messo la testa a posto grazie alla moglie Anna che «mi ha fatto diventare serio». A tennis non gioca più perché «quelle poche volte mi arrabbio, divento di cattivo umore, perché se spingo mi faccio male», le sue parole a Repubblica.

I FIGLI

Adriano Panatta ha parlato del suo rapporto con i tre figli Niccolò, Alessandro e Rubina. «Sono stati liberi di fare quello che gli piaceva», spiega l'ex tennista. «Sono stato anche troppo buono, mai stato un genitore severo, non riuscivo a esserlo.

Poi ci stavo poco, ero in giro per lavoro». Sui genitori troppo protettitivi dice: «Esserlo in maniera malsana è tossico, guardi cosa succede a scuola, con i genitori che insultano, o peggio, menano i professori».

LE STORIE

«Non mi ricordo di aver mai fatto tanto la corte, ho un forte senso del pudore. Mai, per carità di Dio, fare la figura del provolone. Mi interessano le donne intelligenti con cui riesci a parlare, altrimenti sto per conto mio», dice ancora. Sugli amori passati: «Da ragazzo volevo sposare Mina, ero troppo giovane. Loredana Bertè? Non ci sentiamo. L’ho incontrata qualche volta da Fazio, le voglio molto bene. E’ una ragazza che ha un grande cuore».

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I SOLDI

Il rapporto con i soldi non è quello di una persona che pensa al risparmio: «Mai stato oculato, mi sono goduto la vita e se potevo stare bene mi dava gioia far stare bene anche gli altri. Mario Belardinelli quando avevo 21 anni mi disse: Ricordati una cosa: non sarai mai ricco, ma non sarai mai povero».

IL FISICO

«Mi sento ancora bene, ma ho qualche doloretto. Sono un po’ ipocondriaco, ogni due per tre, dico a qualcuno: ‘Penso di morire entro un’ora e mezza’. Poi i minuti passano e annuncio: ‘Forse non muoio più’», ha chiosato.

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