Lorella Cuccarini classica come Barbie: «A Sanremo nessun monologo: farò parlare la mia carriera»

Lorella Cuccarini classica come Barbie: «A Sanremo nessun monologo: farò parlare la mia carriera»
di Luca Uccello
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Domenica 28 Gennaio 2024, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 09:15

Lorella Cuccarini torna a Sanremo. Non saliva sul palco del Teatro Ariston da 31 anni. Ultima volta con Pippo Baudo. Ci torna con Amadeus, come co-conduttrice nella serata dei duetti. Tornarci «è un po’ casa perché l’ho vissuto in tutte le sue sfaccettature, oggi mi mette meno ansia, anche se poi una volta arrivata lì è sempre la stessa storia. E per fortuna perché viviamo di emozioni. Il fatto di essere al fianco di Amadeus e di far parte di un gruppo affiatato mi fa sentire ancora di più a casa».

Al Secolo XIX lo ripete ancora una volta: «Quella di Amadeus è stata una chiamata del tutto inaspettata, l’ultima cosa che avrei immaginato quest’anno era di andare a Sanremo tant’è vero che oltre al mio impegno serale con “Amici” avevo deciso di farmi questo regalo, “Aggiungi un posto a tavola”, un nuovo spettacolo teatrale che per me aveva una motivazione sentimentale forte, perché è stata la prima commedia musicale che ho visto a teatro a 9 anni...». Ma «Amadeus mi ha spiazzato, ma è stata la motivazione per cui mi ha voluto a colpirmi». Ovvero quella di volere accanto a sé quest’anno un gruppo di amici veri. Ed ecco allora la chiamata a Lorella: «È stata la prima cosa che mi ha detto, ci conosciamo ormai da trent’anni, gli voglio un bene dell’anima, abbiamo vissuto belle esperienze, ma era da tempo che non facevamo più nulla insieme».

Lorella Cuccarini è stata paragonata spesso alla Barbie italiana? «Perché ho più o meno la stessa età?», scherza con il Secolo XIX. «È un accostamento che mi piace, Barbie è un classico come lo sono io, di quelli che ogni tanto ritornano, che possono sembrare obsoleti e poi invece tornano di moda come gli abiti vintage di tendenza». 

Un ritorno a Sanremo che in fondo c'era già stato l'anno prima, con il duetto con Olly sulle note di “La notte vola”.

Un vero successo «Una soddisfazione, la consacrazione a quasi quarant’anni di carriera. Ho imparato che nella vita le cose succedono quando meno te l’aspetti, quando le vivi con leggerezza e con la voglia di divertirti sono capaci di darti delle soddisfazioni incredibili, più ci metti la testa, ti concentri, ci stai male e ti agiti e più a volte non prendono la strada giusta. L’anno scorso sono rimasta a bocca aperta per tutto quello che è successo dopo la mia esibizione con Olly, sono rientrata dal palco che avevo il telefono che scoppiava di messaggi, mai avrei pensato a un ritorno del genere, io ero andata a Sanremo per mettermi a servizio di un giovane che aveva scelto un mio pezzo, con uno spirito di divertimento, non credevo poi che ci sarebbe stata quell’eco incredibile da parte della stampa e del pubblico».

Per Lorella Cuccarini non ci saranno spazi dedicati. Nessun monologo per intenderci: «È stata la prima cosa che ho chiesto ad Amadeus, quest’anno i monologhi sono banditi vero? Preferisco far parlare il mio mestiere». 

Dopo le conduzioni di Amadeus potrebbe esserci spazio per un Sanremo al femminile, magari con il trio Pausini-Cuccarini-Cortellesi. «Sanremo è una macchina complessa, ci si lavora un anno intero, chi verrà dopo Amadeus avrà una bella patata bollente, serve esperienza e una certa tempra, al di là del genere».

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