L'appuntamento con Bugo (vero nome Cristian Bugatti), 49 anni, è al mattino presto. «Da quando sei mesi fa è nato Zeno, il nostro secondo figlio, la sveglia è all'alba. Solo fuori casa faccio il rocker», ride. Famoso per il grande pubblico dopo la lite con Morgan sul palco dell'Ariston al Festival 2020 - che odia rammentare - e la sua partecipazione al reality di Sky Pechino Express. Ma chi lo segue dagli esordi sa che fa rock dagli Anni 90 e quest'estate, col tour, promette di tornare all'origine.
IL RITMO
«Saranno concerti di ritmo puro, in cui sarò finalmente me stesso», accenna.
LA SALVEZZA
La musica è stata la sua salvezza, lo ripete spesso raccontando del 1990 e della sua cameretta di Cerano, un paese della provincia di Novara, l'anno in cui era stato bocciato per la seconda volta. «Ascoltavo i Duran Duran e i Pet Shop Boys. Un giorno mio padre spense lo stereo e mi disse: "Basta con questa roba"». Gli consegnò il primo disco di Jimi Hendrix Are You Experienced. «Fu la svolta». Oggi il padre è lui, di Tito, 6 anni, e Zeno, 6 mesi. Il regalo che vuole lasciare loro è la spontaneità. Lo canta nell'ultimo disco Un bambino. «Il vero lusso è preservare l'istinto, vivere il sogno di essere liberi». Lui ci prova ogni giorno con la chitarra acustica, che porta sempre con sé. «Non ho uno studio a casa, mi basta lei per creare». Per chi lo conosce rimane un'incognita la parentesi televisiva, quando l'anno scorso ha partecipato a Pechino Express. «È stata un'avventura vissuta col mio migliore amico, Cristian Dondi, come se non ci fossero le telecamere». Peccato che ci fossero. «Dopo quel famoso Sanremo è arrivata la pandemia. Sui social si era scritto tanto e io cercavo un confronto col pubblico. Ma la musica rimane centrale nella mia vita», spiega.
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