Bruno Bevilacqua, il manager delle modelle rapinato nella sua villa: prima il caviale poi le botte

Il sessantasettenne è stato rapinato nella sua villa di Collescipoli, un borgo a pochi chilometri da Terni, da tre ragazze giovanissime e da due uomini

Bruno Bevilacqua, il manager delle modelle rapinato nella sua villa: prima il caviale poi le botte
di Corso Viola di Campalto
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Sabato 8 Aprile 2023, 07:13 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 12:44

Notte di terrore per l’imprenditore ternano Bruno Bevilacqua, ex presidente della Futsal femminile in serie A, agente di modelle e, soprattutto, conosciuto per aver lanciato nel mondo dello star system negli anni Novanta la showgirl svedese Victoria Silvstedt. Il sessantasettenne è stato rapinato nella sua villa di Collescipoli, un borgo a pochi chilometri da Terni, da tre ragazze giovanissime e da due uomini che all’improvviso, durante una festa, hanno estratto una pistola semi automatica e un manganello telescopico durante. Il party era stato organizzato proprio da lui che aveva scambiato per nuovi amici quegli invitati che lo hanno aggredito con piglio da feroci banditi. L’agente di modelle, dunque, si è ritrovato sotto scacco all’improvviso: minacciato di morte e picchiato fino a quando non ha accettato di consegnare due orologi da 40 mila euro. La banda, comunque, è stata identificata dopo alcune settimane dalla Squadra mobile della Questura di Terni, diretta da Davide Calderozzi, che ha arrestato due muratori (un napoletano di 32 anni ed un albanese di 28) e denunciato le tre ragazze che erano presenti al colpo, una addirittura minorenne all’epoca dei fatti e le altre poco più che diciottenni, tutte ternane e di buona famiglia. I due uomini ora si trovano in carcere con l’accusa di rapina aggravata, mentre le giovani sono state denunciate per lo stesso reato.

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LA SERATA DI TERRORE

Dopo aver passato la giornata a Roma per lavoro, Bruno Bevilacqua, aveva dato appuntamento a un suo amico ternano in un locale notturno all’ingresso della città, dove poi ha incontrato anche i due giovani muratori e le tre ragazze che per altro non conosceva, neppure di vista. È nata un’amicizia e dopo un giro di cocktail l’imprenditore ternano ha deciso di invitare tutto il suo gruppo nella villa di Collescipoli, dove vive da solo, per continuare la serata in allegria e festeggiare nel migliore dei modi, tra flute di champagne e tartine al caviale.

Ma dopo circa un’ora i due operai hanno dimostrato quali fossero le loro reali intenzioni e con la scusa di fumare all’aria aperta sono hanno raggiunto prima la loro autovettura e hanno preso una pistola e un manganello telescopico, rientrando nell’abitazione e minacciando Bevilacqua con l’intenzione di farsi consegnare l’orologio che aveva al polso e anche un altro che era custodito all’interno di un cassetto della camera da letto. Il sessantenne ha cercato in ogni modo di fermarli, ma è stato spintonato, malmenato e colpito più volte con il manganello, fatto sedere con la forza in uno dei divani del salone. Poi, dopo aver sorseggiato l’ultimo bicchiere di champagne, tutti e cinque si sono dati alla fuga a bordo della loro autovettura.

LA DENUNCIA

Bruno Bevilacqua, sotto choc e con ancora i segni della violenta aggressione, ha chiamato un amico poliziotto lanciando l’allarme e nel giro di pochi minuti sono state avviate le ricerche dei cinque, ma senza risultati. Poi, gli agenti della Squadra mobile hanno dato il via alle indagini e grazie alle immagini dell’impianto di video sorveglianza della villa e soprattutto del locale notturno, hanno identificato tutti e cinque i componenti della banda. Le ragazze hanno cercato di scaricare tutte le colpe sui due amici, affermando di non essere a conoscenza del fatto che volessero portare a termine una rapina, ma sono state denunciate per rapina dopo le testimonianze dello stesso Bevilacqua e del suo amico che hanno raccontato come non potessero non sapere che cosa stesse accadendo. 

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