«Quella ragazza non è Andreea». Sono centellinate, scavate in un dolore insopportabile, le parole con cui Georgeta Cruceanu continua a tenere viva la speranza che sua figlia, scomparsa dal 12 marzo 2022, sia ancora viva, da qualche parte. In queste ore difficili, la Pm Irene Bilotta – titolare del fascicolo sulla sparizione della ragazza – ha preso contatti con l’autorità giudiziaria di Roma cui ha richiesto tutti gli accertamenti possibili, tra cui il Dna, sui resti umani rinvenuti sabato al parco del Pigneto, nella capitale, durante dei lavori di scavo in un terreno di proprietà delle Ferrovie dello Stato.
Andreea Rabciuc, è suo lo scheletro trovato a Roma? Il fidanzato, la collanina, l'ultima serata: la maxi consulenza e l'esame del dna
I resti ritrovati
Resti umani, in avanzato stato di decomposizione, quasi scheletrizzati, rinvenuti in un canale di scolo semi sepolto dalla fitta vegetazione di una zona spesso ritrovo di senzatetto.
La difesa
Sono le parole dell’avvocato Emanuele Giuliani, difensore di Simone Gresti, all’epoca fidanzato di Andreea e unico indagato per sequestro di persona e spaccio di stupefacenti. Simone, che ha respinto ogni accusa, ha sempre sostenuto che quella sera maledetta della festa nella roulotte sulla Montecarottese insieme a Francesco e Aurora, dopo aver litigato con Andreea l’ha vista incamminarsi sulla Montecarottese. «Se quei resti appartenessero davvero ad Andreea – continua il difensore – verrebbe confermata la tesi finora sostenuta da Simone dell’allontanamento volontario e la sua posizione si potrebbe alleggerire». «Se fosse davvero lei…che cosa triste» ha detto Simone al suo avvocato lasciando trasparire un certo sconforto. «Qualora l’esame del Dna sui resti dovesse dare esito positivo – conclude Giuliani – ipotizzo che verrebbe disposto un accertamento irripetibile cui dovremmo partecipare con il nostro medico legale, il dottor Cortucci. Poi sarebbe da capire cosa sia successo e come sia finita in quel canale, chi ce l’abbia buttata e quando…ma ora attendiamo la risposta fondamentale: è davvero lei?».