Zaccheo si candida, ora il centrodestra dovrà fare i conti con lui

Zaccheo si candida, ora il centrodestra dovrà fare i conti con lui
di Andrea Apruzzese
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Domenica 16 Maggio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 18:13

Vincenzo Zaccheo da un lato, Annalisa Muzio dall'altro. Due presentazioni, ieri, con il forte sapore di candidatura, ma con ancora molto da valutare e decidere.


«ELIMINARE TOSSINE»
Il primo è Vincenzo Zaccheo, sindaco tra il 2002 e il 2010, quando FI lo sfiduciò: «Io ci sono, ma voglio prima il dialogo, con tutti, per un progetto che porti al sogno di una nuova Latina, rompendo ogni steccato politico sotto la bandiera dell'amore per la città». Il centrodestra? «Due partiti me lo chiesero. Io tenterò la via del dialogo, con tutti, ma dico: togliete prima da una certa forza politica le tossine, perché alcune cose in passato non andarono per il verso giusto. Se non andrà a dama, mi hanno detto anche allora il candidato lo sceglieremo con te; ma mi devono convincere che tutti insieme si torna a lavorare per la città». E ammonisce: «Fuori dal centrodestra e dal centrosinistra ci sono tante sensibilità, e il 40% degli elettori non si riconosce nell'attuale offerta politica».

DODICI ASSOCIAZIONI
Ieri si è presentato insieme alle 12 associazioni e comitati civici, attualmente la base di una sua nuova candidatura a sindaco, che quattro giorni fa gli lanciarono l'appello a impegnarsi: Giovani per Borgo Sabotino; Fare Latina; Cambia Latina; Latina 2032; Il borgo è città; Futuro Latina; Soluzioni verdi; Etica civica per Latina; Alleanza per Latina; Latina in comune; Oasi verde; Cittadini contro mafie e corruzione. Lui ribatte: «Non penso a un uomo solo al comando, c'è bisogno di una giunta e di un consiglio comunale composti di persone all'altezza delle sfide della città, come il Recovery Plan, per il quale serve una cabina di regia con tutte le forze politiche, sociali, economiche, e come il centenario del 2032, che non può essere il programma di una sola maggioranza».

La sua visione parte dal «nucleo di fondazione interamente dedicato a cittadella universitaria; un'università che sia formazione e non solo conoscenza; un nuovo piano sosta con parcheggi sotterranei; un nuovo piano urbano del traffico». E come primo atto, «metterò mano alla macchina amministrativa, che è stata smemorizzata, affinché fornisca tempestivamente i servizi ai cittadini».


LA SFIDA E' DONNA
Intanto Annalisa Muzio di Fare Latina-Evolabor ha inaugurato la propria sede in piazzale Carturan. Candidata? «No. Quello che accadrà, lo decideremo in futuro». D'altronde, «stiamo dialogando con molte forze, ancora nulla di concreto, ma siamo aperti all'allargamento». Però parla da candidata, della «volontà di mettere in campo forze sane per la mia città. Voglio impegnarmi per un futuro migliore, ognuno è chiamato a fare la sua parte e sono tre anni che, con l'associazionismo, ascolto i bisogni della gente». Intanto, nelle prossime settimane il suo movimento distribuirà tra la gente un questionario, Fare insieme una nuova Latina, in cui tra le altre domande si chiede anche «Tra le liste che stiamo preparando, ce n'è una in cui vorresti essere coinvolto?»; in testa al questionario, ci sono già i loghi: Fare Latina, Annalisa Muzio per Fare Latina, Movimento sport e giovani, Borghi protagonisti, con il sapore di lista. «Occorre colmare il gap tra pubblica amministrazione e cittadini», spiega. I temi? Attenzione alla famiglia, manutenzioni, economia, collegamenti con i borghi, turismo, sport e cultura, opportunità per i giovani. E sulla Roma-Latina afferma che «un sindaco dovrebbe legarsi ai cancelli della Regione finché non la ottiene».

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