Sfilano i trattori a Latina. Calvani: «Siamo eccellenza di questa terra, ma ci hanno abbandonato»

Sfilano i trattori a Latina. Calvani: «Siamo eccellenza di questa terra, ma ci hanno abbandonato»
di Andrea Apruzzese
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Venerdì 1 Marzo 2024, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 12:02

LA MOBILITAZIONE

Arrivano da tutti i borghi di Latina, ma anche da Terracina, come Giovanni, che ha un'azienda di floricoltura e frutticoltura, ma anche da Fossanova, come Vittorio, che ha un'azienda bufalina. Sono centinaia, e portano sulle ruote dei loro trattori, su cui hanno issato bandiere italiane, nel capoluogo pontino la protesta degli agricoltori che da settimane sta infiammando l'Italia.
I mezzi agricoli si concentrano nel primo pomeriggio davanti allo stadio Francioni, poi, alle 18, partenza verso piazza della Libertà e verso la Prefettura. Alla loro testa, Danilo Calvani, che già più di dieci anni fa era alla guida delle proteste degli agricoltori, e che oggi ancora li conduce per le strade d'Italia. È lui che, con la delegazione, incontra il Prefetto, Maurizio Falco: «Gli abbiamo spiegato, come in tutte le Prefetture d'Italia, le nostre ragioni. Centinaia di agricoltori si sono mossi dal nord al sud, senza alcun atto violento, ma non possiamo passare per fessi: qualcuno ci deve ascoltare. Il Prefetto ci ha detto che trasmetterà al Governo le nostre richieste».

DOCUMENTO

Richieste che sono contenute in un documento ampio, riunite sotto la sigla dei Comitati riuniti agricoli, che vanno da una retrocessione delle politiche green per mettere in prima linea i normali metodi di produzione agricola che da centinaia di anni hanno contribuito alla crescita del Paese, o come l'abolizione dei finanziamenti offerti come incitamento alla cessazione delle attività, o la tutela dei prezzi dei prodotti con prezzi minimi garantiti per evitare il sottocosto al produttore; l'abbassamento dei costi dei carburanti; la tutela delle attività produttive italiane con aiuti reali; la semplificazione della burocrazia; l'annullamento delle sanzioni provenienti dalle obsolete quote latte; l'aiuto agli alluvionati di tutto il territorio italiano; il commissariamento dei sindacati agricoli; il divieto all'importazione dei prodotti agricoli trattati con pericolosi fitofarmaci; abolizione dell'Irpef sui terrei agricoli.


E Calvani aggiunge anche quelle specifiche per il territorio pontino, come - prima tra tutte - il freno all'installazione dei pannelli fotovoltaici: «L'agro pontino è un'eccellenza, ma quando le cose vanno male, per le eccellenze vanno peggio, e ci stanno abbandonando, con le importazioni che stanno violando anche le nostre leggi, avallate dall'Europa.

I pannelli fotovoltaici poi sono uno scandalo, li stanno installando sulle terre più fertili dell'agro pontino».

PREFETTO

«Abbiamo dato ascolto, come facciamo con tutti - ha affermato il Prefetto, Maurizio Falco - ho trovato un clima comprensivo e molto forte di protesta rispetto alla Coldiretti, rispetto ad alcune decisioni del Governo, e, come rappresentante del Governo, ho detto che sarà trasferito tutto quello che fa parte di un dialogo tra le parti al Governo centrale».

IN PIAZZA

I trattori partono dallo stadio, e con i clacson a mille, percorrono la circonvallazione, poi via Fabio Filzi, per entrare infine in piazza della Libertà, dove Danilo Calvani e gli altri rappresentanti parlano da un palco improvvisato su un rimorchio. Sventolano, le bandiere tricolori alle loro spalle, sventolano su un malcontento diffuso: tanti cittadini in piazza, ad ascoltare gli agricoltori che salgono su quel palco.
C'è Angela, che racconta come «tutti stiamo vivendo nelle nostre aziende un momento difficile per costi che non riusciamo a pagare. Il trattore è frutto del nostro sudore, del cuore che mettiamo tutti i giorni nel nostro lavoro, e della passione che mettiamo per portare avanti un prodotto che poi finisce sotto questi trattori».
E poi Gaspare Dalla Bona che attacca i sindacati, in particolare «la Coldiretti, sindacato che fin dalla fine degli anni '90 è stato contro gli agricoltori», l'Europa, e la politica: «Tanti agricoltori si sono impiccati nelle loro stalle dopo avere ricevuto cartelle esattoriali e si è parlato di suicidio: no, questo è suicidio di Stato».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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