Parco De Gama, lavori al termine Regione sospende il definanziamento

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Giovedì 14 Gennaio 2021, 05:01
IL CASO
Gli operai sono al lavoro sui giochi e sulle strutture della ludoteca e del chiosco; nell'altro settore, dedicato agli impianti sportivi, gli uomini della Protezione civile sono intenti ad aspirare l'acqua dal campo di calcio, allagato; appesi alla rete arancione da cantiere, fanno bella mostra i cartelli vernice fresca e progetto cofinanziato dall'Unione Europea. E proprio a quel finanziamento, anzi, all'ipotesi di mancato definanziamento, sono appese le speranze del Comune sul parco Vasco De Gama, dopo il rinvio a giudizio da parte della Corte dei conti del sindaco di Latina, Damiano Coletta, dell'ex commissario straordinario del Comune, Giacomo Barbato, e del direttore generale, Rosa Iovinella. L'ipotesi è quella di un presunto danno erariale da 850mila euro, dopo i danneggiamenti e il mancato affidamento della gestione della struttura, realizzata con i fondi del Plus. Un parco all'avanguardia, realizzato, mai affidato, abbandonato a se stesso, vandalizzato e danneggiato. Il rischio è dover restituire i 670mila euro di finanziamento, ma ora tutto è appeso alla determina con cui la Regione Lazio ha sospeso l'iter di definanziamento, in virtù dell'affidamento della gestione del parco prima e dell'avvio dei lavori poi da parte della coop il Quadrifoglio per il ripristino della funzionalità. «La Regione Lazio - spiega l'assessore ai Lavori pubblici e Patrimonio del Comune di Latina, Emilio Ranieri - ha bloccato l'accertamento, in attesa che inizino le attività del parco. Il gestore affidatario sta lavorando alacremente, certo, con un minimo ritardo dovuto all'emergenza Coronavirus: l'affidamento è stato fatto a settembre, i lavori di ripristino sono iniziati a fine novembre e dovrebbero concludersi secondo cronoprogramma il 20 gennaio; è stata chiesta una proroga, ma ormai non resta molto, all'interno delle strutture è già stato ripristinato tutto». I lavori di realizzazione della recinzione chiamata a proteggere la struttura per il futuro, invece, partiranno contestualmente con l'avvio della gestione, ma, ricorda ancora Ranieri, «non sono un obbligo dal punto di vista del finanziamento. Centrale è invece la gestione: se non dovremo restituire il finanziamento, potrà giusto scattare un prolungamento della gestione. Quando il Plus terminò nel 2015, tutte le opere si sarebbero dovute gestire per 5 anni, fino al 2020: la Regione in questo caso potrebbe quindi decidere di mantenerla per un periodo più lungo». La speranza è concludere l'iter, salvando il finanziamento, entro aprile, data probabile per l'udienza di fronte ai magistrati contabili della Corte dei Conti. Sulla vicenda, è intervenuta ieri anche l'opposizione, con Giovanna Miele (FI) secondo cui «il rinvio a giudizio assume ancora più peso se consideriamo che più volte abbiamo chiesto interventi di recupero e ripristino. I magistrati contabili chiederanno conto anche all'amministrazione Di Giorgi e al commissario Barbato, ma da quanto apprendiamo nelle indagini svolte gran parte delle risultanze sono legate agli ultimi quattro anni, ovvero quelli a gestione Lbc. L'attuale amministrazione ha impiegato anni per arrivare ad un affidamento dell'area che non è ancora stata recuperata come dovrebbe. Una vicenda che si trascina e che di fatto l'amministrazione Coletta ha contribuito a peggiorare. Il sindaco non sfugga alle proprie responsabilità addossando alla precedente amministrazione tutte le colpe: ha avuto 5 anni per intervenire e salvaguardare soldi pubblici stanziati per il Parco Vasco da Gama».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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