Commissario per Santo Stefano, il generale Macioce verso l'incarico

Commissario per Santo Stefano, il generale Macioce verso l'incarico
di Rita Cammarone
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Martedì 7 Febbraio 2023, 12:30

Sono ore di attesa queste per il futuro del progetto di recupero e valorizzazione dell'ex carcere borbonico dell'isola di Santo Stefano. La nomina di Silvia Costa a commissario straordinario del Governo per la realizzazione dell'ambizioso programma, a fronte di un investimento pubblico di 70 milioni di euro, è scaduta il 28 gennaio scorso. A Ventotene si è diffusa la voce del nome del successore: Giovanni Macioce, 75 anni, generale in pensione della Guardia di Finanza.

Delegato del sindaco Carmine Caputo, a compenso zero, per la cura delle attività relative al settore Area marina protetta e Riserva naturale statale isole di Ventotene e Santo Stefano, si è dimesso la scorsa settimana in odore di un imminente incarico da parte del Governo, rimuovendo così l'ostacolo della incompatibilità.

Si tratta della nomina di commissario straordinario del progetto di Santo Stefano, come si vocifera? Sono troppo anziano per correre dietro alle voci, ha risposto il generale Macioce, ammettendo di aver citato un incarico governativo nella sua lettera di dimissioni indirizzata al sindaco Caputo. Generale, ma lei alludeva all'incarico di commissario straordinario o ad altre investiture? Non posso rispondere a questa domanda ha affermato Il fatto è che al momento non ho alcun segnale. Silvia Costa, rimanendo sul tema, ha lavorato benissimo, con tenacia, dando una visibilità internazionale al progetto. Ho partecipato a diversi tavoli istituzionali e ho avuto modo di apprezzare l'operato dell'onorevole Costa. Ha tracciato una strada importante sul percorso del progetto governativo dal quale non ci si deve scostare. E' tutto scritto. Avrei continuato a lavorare con lei con molto piacere. Il Governo è cambiato ed è possibile che venga nominato un altro commissario. Se dovessi ricevere questo incarico ne sarei onorato e mi spenderei al massimo, nel segno della continuità. Macioce ha, infine, smentito di essere indagato per abusivismo edilizio: Sono stato oggetto di un esposto, mi sembra qualcosa di diverso dall'essere indagato. Chi lo sostiene ne risponderà in proprio. Ho letto ricostruzioni fantasiose. Sulla candidatura di Macioce a commissario straordinario per il progetto di Santo Stefano, ieri, il sindaco Caputo non ne ha fatto più un mistero, affermando che qualora arrivasse il decreto di nomina per il generale l'amministrazione comunale e i ventotenesi ne sarebbero contentissimi.

A Costa non rimproveriamo nulla, anzi ha commentato possiamo solo che esprimere il nostro apprezzamento. Il generale conosce il progetto di recupero del carcere borbonico e le problematiche di Ventotene, quindi, se il Governo dovesse cambiare commissario scegliendo Macioce saremmo felicissimi: la nomina di un estraneo' a questo programma così complesso, molto probabilmente, ne rallenterebbe l'iter. E noi vogliamo che il progetto vada avanti spedito. C'è qualcosa da rivedere nel programma? Abbiamo già presentato, come Comune, alcune osservazioni ha risposto il sindaco - che sono state recepite dal comitato tecnico riguardo alla foresteria e al camping. Mi spiego meglio: Santo Stefano è un monumento nazionale e come tale deve avere un orario di apertura e un orario di chiusura. Ecco, noi abbiamo chiesto che si tenga conto di questo. Attendiamo l'affidamento delle progettazioni, oggetto di ricorsi in sede di giustizia amministrativa, e che si sciolgano i nodi relativi alla realizzazione degli approdi. Per il resto avanti tutta con il progetto di recupero e valorizzazione dell'ex carcere borbonico. Intanto, i 23 partner del progetto, cioè università, istituti di ricerca e associazioni hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, per segnalare che il lavoro svolto dal commissario Costa è stato di notevole rilievo e traccia un cammino umano e culturale che non può restare incompiuto né essere interpretato in modo diverso. È frutto infatti di intese si legge nella missiva - collaborazioni e ascolti attenti con molteplici Istituzioni, associazioni, enti, che deve proseguire nell'interesse del progetto stesso e delle risorse impiegate finora. Tre anni di impegno consolidato hanno avuto come esito un risultato che non sarebbe lo stesso alterandone la fisionomia di vertice. Abbiamo perciò ritenuto importante far sentire la nostra voce al Governo poiché riteniamo che il bagaglio di competenze, sensibilità, capacità di aggregazione, impegno, scelta dei tempi, elaborazione di una vision complessiva, non siano facilmente sostituibili. 

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