Latina, canoni e regole per gli impianti sportivi: le linee di indirizzo per l'affidamento del campo Coni

Latina, canoni e regole per gli impianti sportivi: le linee di indirizzo per l'affidamento del campo Coni
di Andrea Apruzzese
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Sabato 19 Giugno 2021, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 10:09

Fissati i canoni, diritti e doveri del gestore, scontistica per eventuali lavori previsti nel piano di investimento: tutto per arrivare a una gestione con regole precise e definite del campo Coni di via Botticelli a Latina. È arrivata ieri in giunta comunale la prima delibera contenente le linee di indirizzo per l'affidamento in gestione del campo Coni tramite gara.

Si tratta della prima delibera che porterà alla predisposizione della gara, da espletare «entro la fine del mandato», come auspica l'assessore al Patrimonio e Lavori pubblici del Comune di Latina, Emilio Ranieri. «Tutti gli impianti vanno portati a bando - spiega l'assessore - e questo è il primo. C'è una valutazione di stima dell'impianto, ci sono le direttive per l'affidamento. Non si tratterà di un uso esclusivo: c'è il canone di concessione e accanto ci sono le tariffe per farlo utilizzare anche da parte di altri richiedenti, a patto che questo uso esterno non infici l'attività del gestore affidatario». Relativamente ai canoni di concessione, Ranieri premette che «sono molto più bassi rispetto a quelli stabiliti dieci anni fa dal commissario Guido Nardone, che in realtà non erano canoni, ma tariffe. Questi stabiliti oggi sono invece canoni concessori, basati sulla stima del valore e dello stato dell'impianto».

Centrale è il progetto, che ogni aspirante gestore è tenuto a presentare, con, in particolare, il piano di investimento: «Il piano può durare dai 6 ai 20 anni, e può includere sia i lavori minimi di manutenzione, sia lavori suppletivi che il gestore intenda fare».

La base d'asta viene quindi stabilita moltiplicando il volume d'affari annuo per gli anni di concessione, sottraendo il costo della messa in sicurezza dell'impianto. Per i canoni pregressi dovuti da ogni società, dalla somma va sottratta quella dei lavori svolti negli anni, purché certificati.

Non è però ancora tutto concluso: resta in piedi il dubbio se sia dovuta o meno l'indennità di occupazione: «Abbiamo chiesto il supporto legale su questa, e altre questioni». Il lavoro per l'affidamento in gara degli impianti sportivi dura da anni, con diversi passaggi in commissione dei regolamenti prima e delle linee di indirizzo poi. Centrale è arrivare alle gare, che, secondo Ranieri, «vanno organizzate, spero prima della fine del mandato, ma è importante risolvere prima il problema dei canoni pregressi e dell'indennità di occupazione».
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