In Semprevisa di corsa, come amava Daniele

In Semprevisa di corsa, come amava Daniele
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Domenica 4 Aprile 2021, 05:01
LA MONTAGNA
Questo articolo è per chi ha dovuto rinunciare, per via della zona rossa, tra oggi e domani, a farsi una lunga e bellissima passeggiata primaverile sulla Semprevisa. Per chi, dai 1536 metri della vetta, voleva godersi la vista unica sulle isole pontine. Quel sentiero e quella vetta erano nel cuore di Daniele Nardi, l'alpinista di Sezze entrato nella storia della montagna per il suo modo di arrampicare e per le sue spedizioni in Himalaya, tragicamente scomparso sul Nanga Parbat con il collega inglese Tom Ballard nel 2019. Nardi amava il sentiero che dal parcheggio Fosso Santangelo, a Bassiano, sale al Rifugio Liberamonte e da lì a Campo Rosello, fino alla cima. Si allenava lì, tra un ottomila e l'altro. Saliva di corsa, a qualsiasi ora, con qualsiasi tempo. Avanti e indietro. Raccontava che a metà pomeriggio saliva a perdifiato fino in vetta, veloce abbastanza da rientrare prima che scendesse il buio. Il sentiero 710 gli è stato intitolato dopo la sua morte. Oggi, il Sentiero Daniele Nardi lo troviamo accanto ai percorsi più famosi di tutto il mondo grazie a un sito americano (https://fastestknowntime.com/) che da anni raccoglie i migliori tempi fatti registrare dai runner. Il sito ha raccolto e rilanciato una moda, come ha raccontato la settimana scorsa ilpost.it, giornale online diretto da Luca Sofri, spiegando che «i fastest known time si sono diffusi negli ultimi anni grazie alle possibilità di misurazione, certificazione e archiviazione rese possibili da internet e dai GPS. Ma è nell'ultimo anno che anche in conseguenza della pandemia stanno avendo davvero successo: perché, appunto, permettono di correre da soli, ma anche di confrontarsi con altri».
Al momento ci sono 3486 sentieri registrati. Sono ammessipercorsi che abbiano un dislivello di almeno 500 piedi (circa 150 metri) o una lunghezza di almeno 5 miglia (all'incirca 8 chilometri). In Italia ne sono stati registrati appena 77. Quasi tutti al Nord. Due appena al Sud: il Giro di Ischia e il Sentiero Daniele Nardi, appunto, «un tracciato di 12,6 km andata e ritorno con un dislivello di 1050 metri che sale sul Monte Semprevisa». E' stato Massimiliano Foschi, runner romano, a inserire il tempo di 2 ore 46 minuti 13 secondi nel settembre del 2018, cinque mesi prima della morte di Nardi. Al di là del tempo segnato - un buon tempo, effettivamente - è bello sapere che il percorso che Daniele amava è nel gotha dei tracciati mondiali. Un motivo in più, quando saranno finiti i divieti, per salire in cima. Di corsa, se avrete voglia di cimentarvi, o camminando per il piacere di vivere la nostra montagna.
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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