Prigozhin, lo scontro con Putin e la controffensiva ucraina: ecco come cambiano gli equilibri della guerra

Il gruppo Wagner, guidato da Prigozhin, e Putin sono ai ferri corti: ecco cosa sta succedendo

Prigozhin contro Putin: dai contratti statli ai mercenari, alla controffensiva ucraina. Il leader dei Wagner: «Cosa è successo in Russia ieri? Ero da Berlusconi»
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Giovedì 15 Giugno 2023, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 16:34

Botta e risposta tra Prigozhin e il Cremlino. l leader e fondatore del gruppo Wagner è arrivato a sfidare direttamente il presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive l'intelligence britannica nel suo ultimo bollettino, sottolineando che Prigozhin ha detto chiaramente che i suoi uomini «non firmeranno i contratti» per entrare sotto il controllo del ministero della Difesa di Mosca.

E lo ha ribadito dopo che Putin il 13 giugno in televisione si era espresso favorevolmente e in modo esplicito in merito a questi contratti. Il termine ultimo per aderirvi è il primo luglio e quella data, sottolinea il ministero della Difesa di Londra, «potrebbe segnare un punto di svolta».

Un clima teso tra il gruppo di mercenari e l'esercito russo. A far da sfondo è la controffensiva ucraina: sui social è spuntato un video in cui Prigozhin spiega le mosse dell'esercito ucraino e russo.


Cosa ha detto Prigozhin sulla controffensiva (il testo completo)

«In poche parole, cosa sta succedendo? Ve lo spiego io cosa sta accadendo: gli ucraini hanno iniziato l'offensiva. Vi racconto le cose come stanno. Per quanto riguardo l'offensiva, hanno fatto tutto con competenza. Stanno "tagliando" alcune aree nella direzione di Zaporizhzhia. Nel frattempo, stanno coprendo il loro lato sinistro...il nostro lato destro per intenderci. Dove? Esattamente dove le battaglie stanno avvenendo sul luogo, Urozhaine e così via. L'area che hanno conquistato oggi è stimata su circa 100 chilometri quadrati. Secondo i miei calcoli, non è molto. Si stanno muovendo con calma e prudenza. Hanno perso un paio di Leopard e Bradley (carri armati, ndr.)».

 

Il leader del gruppo Wagner ha poi continuato: «Tali perdite, sono all'ordine del giorno in guerra.

Non li sto promuovendo, non dico questo, ma dobbiamo giudicare sensibilmente ciò che sta succedendo. E' presto per festeggiare, abbiamo bisogno di muoverci, farlo insieme, e capire che loro non si fermeranno finché non avranno risultati incoraggianti o soddisfacenti. Per ora, secondo me, in accordo con le disposizioni e valutazione dei militari sul posto, non si fa abbastanza per contrastare il nemico».

 

Prigozhin era al funerale di Berlusconi? La bufala

«Non so nulla di quello che è successo ieri in Russia perché ero ai funerali di Berlusconi»: questa la risposta data da Yevgeny Prigozhin, capo della Wagner, a un giornalista che gli chiedeva se fosse a conoscenza di un attacco avvenuto ieri contro le truppe russe nella zona di Kremennaya, nella provincia di Lugansk, in cui sarebbero rimasti uccisi molti soldati. Lo si legge su uno dei canali Telegram dello stesso Prigozhin. Qualificate fonti istituzionali sentite dall'Ansa smentiscono ovviamente la presenza di Prigozhin in Italia: «Non è vero nulla».

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