Putin: dimissioni, licenziamenti e sparizioni. Così si sfalda il cerchio magico dello Zar

In fuga Elvira Nabiullina (governatrice della banca centrale) e l’ex inviato per il clima Anatoly Chubais

Putin: dimissioni, licenziamenti e sparizioni. Così si sfalda il cerchio magico dello Zar
di Vittorio Sabadin
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Giovedì 24 Marzo 2022, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 15:04

Come capita a ogni autocrate in difficoltà, anche Vladimir Putin è sempre più solo. Si libera dei collaboratori che non sono d'accordo con lui, ma anche quelli che lo hanno seguito fedelmente fino a poco tempo fa stanno cominciando a lasciarlo. E non si tratta di persone che occupano ruoli marginali. La governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, molto competente e apprezzata in tutto il mondo, ha rassegnato le dimissioni dopo l'invasione dell'Ucraina, ma Putin le ha imposto di restare.

Putin, si sfalda il cerchio magico

 

Il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, non si vede in pubblico dall'11 marzo e non si sa dove sia finito. Anatoly Chubais, principale consigliere del presidente per le riforme economiche, si è dimesso dall'incarico di inviato russo per il clima e ha lasciato il Paese. I servizi occidentali vedono in questo un segno della crescente debolezza di Putin, e si augurano che le defezioni e le prese di distanza possano portare a un rovesciamento del leader del Cremlino.

Ma la solitudine e la compagnia esclusiva di fedeli cortigiani potrebbero anche indurlo a prendere decisioni ancora più pericolose.

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LA DECISIONE
Nabiullina, 58 anni, ha lavorato con Putin per quasi due decenni, ma ha visto le conquiste realizzate da quando è entrata in carica annullate in pochi giorni dalla guerra in Ucraina. Invano ha cercato di avvertire il presidente delle gravi conseguenze economiche del conflitto: inflazione, sanzioni, fuga degli investitori stranieri, debito in crescita, svalutazione della moneta.

 


La governatrice ha raddoppiato al 20% il tasso di interesse e imposto controlli sui capitali, ma non è riuscita a fermare l'inflazione. Quando ha esposto la situazione a Putin, il presidente le ha risposto di essere sicuro che la Russia supererà ogni difficoltà economica: anche l'Unione Sovietica le ha detto aveva subito sanzioni, ma ha ottenuto lo stesso successi colossali.

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Da 12 giorni non si hanno notizie del ministro della Difesa, assente dalla scena pubblica per quasi metà dei giorni di guerra. Shoigu ama far parlare di sé, ha raddoppiato il personale dell'ufficio stampa al ministero e la sua assenza dai social e dai telegiornali è molto insolita e sospetta. Ufficialmente ha problemi di cuore, ma nessuno ci crede. Il 18 marzo il suo nome compariva tra i partecipanti a un incontro con Putin, ma non c'erano foto o video a confermarlo. Quando si parla di lui in tv, le immagini sono di repertorio. Shoigu non è l'unica persona dell'entourage di Putin ad essere scomparsa: anche il capo di stato maggiore delle forze armate Valery Gerasimov non partecipa a eventi dall'11 marzo.


Fonti dei servizi occidentali dicono che Putin abbia iniziato una caccia alle streghe dopo che i piani militari russi per l'invasione sono stati fatti avere a Stati Uniti e Gran Bretagna. Tra i sospettati c'era forse Shoigu, la cui figlia Ksenia, 31 anni, è stata fotografata con i colori blu e giallo dell'Ucraina. Il leader del Cremlino ha silurato anche Alexander Bortnikov, alleato di lunga data e capo del servizio di sicurezza, e Igor Kostyukov, vice capo di stato maggiore delle forze armate. Prima dell'invasione aveva umiliato in pubblico il capo dell'intelligence all'estero, Sergey Naryshkin.


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