Putin, delfini da guerra in Crimea: lo zar raddoppia le unità speciali per difendere la base navale dai sub di Kiev

Il presidente russo potrebbe aver deciso di aumentare le pattuglie di cetacei per intensificare i controlli e coprire aree più vaste.

Delfini da guerra in Crimea, Putin raddoppia le unità speciali per difendere la base navale dai sub di Kiev
di Lorenzo Bonuomo
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Venerdì 16 Giugno 2023, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 16:02

La Russia ha raddoppiato il numero dei delfini da guerra impiegati per la difesa della base navale di Sebastopoli, in Crimea: lo riporta il portale specializzato Naval News. Secondo quanto emerso dalle analisi, il numero delle unità è aumentato da 3-4 a 6-7. Ciò significa che Putin potrebbe aver deciso di aumentare le pattuglie di cetacei per intensificare i controlli e coprire aree più vaste.

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Cetacei da ricognizione

La Russia non è nuova nell'addestramento di delfini per scopi militari, unità speciali utili per recuperare oggetti e difendere i porti dai sommozzatori ucraini. Questi animali erano stati dislocati sul lato nord dell'ingresso del porto di Sebastopoli fin dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina.

Putin aveva impiegato pattuglie di cetacei anche per difendere la base navale di Novorossiysk, nella regione del Krasnodar, quella di Tarsus in Siria, e quelle della regione artica. Nel 2019 una balena beluga munita di telecamera è stata avvistata per la prima volta al largo delle coste norvegesi. É poi riapparsa nel maggio di quest'anno, in Svezia.

Le autorità scandinave hanno forti sospetti si tratti proprio di una spia russa. 

Ma la pratica di addestrare mammiferi marini per scopi militari risale ai tempi della Guerra Fredda: anche gli Stati Uniti ne avevano fatto uso, in occasione del conflitto in Vietnam. 

 

 

Difesa multistrato in Crimea

La base navale di Sebastopoli è considerata cruciale da Mosca, essendo il suo  principale avamposto militare nell'estremità meridionale della Crimea, penisola strategica affacciata sul Mar Nero. É stata occupata da Putin nel 2014, dopo la caduta del governo filorusso di Janukovic in Ucraina, e poi annessa formalmente alla Russia tramite un referendum mai riconosciuto come legittimo dall'Occidente. 

Oggi i delfini fanno parte di una complesso sistema di difesa subacqua "multistrato". Al largo del porto di Sebastopoli c'è una nave speciale, supportata da elicotteri e barche veloci, che protegge l'area dalle minacce di superficie. Alle navi da guerra e ai mammiferi di ricognizione si aggiungono non meno di cinque barriere protettive subacquee

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