Russia, «battaglione colpito dagli ucraini mentre aspettava discorso motivazionale del comandante»: la denuncia dei blogger nazionalisti

Gli ultrà della guerra sono diventati un problema per il Cremlino: irritati dagli errori bellici pubblicano rapporti che documentano fallimenti ed errori pagati con la morte di centinaia di soldati russi.

Russia, «battaglione colpito dagli ucraini mentre aspettava discorso motivazionale del comandante»: la denuncia dei blogger nazionalisti
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Giovedì 15 Giugno 2023, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 17:57

Diffondono informazioni dettagliate sul conflitto, indirizzano l’opinione pubblica, raccontano gli scontri in diretta. All’inizio dell’invasione dell’Ucraina i blogger militari russi rappresentavano una potente arma in più per il presidente Vladimir Putin, ma ora gli ultrà della guerra sono un problema: irritati dagli errori bellici del Cremlino, pubblicano rapporti che documentano fallimenti ed errori pagati con la morte di centinaia di soldati russi.

L’ultimo caso, a seguito del quale i nazionalisti della rete hanno chiesto la fucilazione di un generale sostenendo che «la sua stupidità» ha esposto le truppe alla micidiale artiglieria ucraina, è avvenuto a Kreminna, nel Lugansk, obiettivo dei russi in quanto porta d’accesso a due città molto più grandi nelle vicinanze, Sievierodonetsk e Lysychansk, importanti centri industriali nella regione del Donbass. Controllare la zona significa poter approvvigionare una larga fetta dei territori della regione che Putin ha posto al centro del suo sforzo bellico. A Kreminna, è la denuncia dei blogger, un’unità russa è stata colpita mentre si trovava in una postazione nei pressi del fronte e nel raggio dell’artiglieria nemica. Oltre cento i morti, mai così tanti in un singolo attacco nei quasi 16 mesi di guerra.

Benché il numero delle vittime dietro le linee russe non abbia riscontri oggettivi, le reazioni dei blogger nazionalisti sono state immediate: aspre critiche e accuse di incompetenza ai leader militari di Mosca. «Se al secondo anno di guerra ci sono comandanti che portano intere colonne sulla linea del fronte, ammucchiano i soldati lungo la traiettoria dell’artiglieria russa e aspettano che il nemico li colpisca, allora tali comandanti devono essere fucilati. Anche se sono colonnelli o addirittura generali», ha scritto mercoledì il blogger russo Sergey Kolyasnikov. «Le forze armate ucraine non hanno alcun merito in questo conflitto. Siamo in guerra con la nostra stessa stupidità e trascuratezza».

Disfatta

I resoconti in rete differiscono sul motivo per il quale i soldati erano stati radunati, alcuni riferiscono che dovessero rifornirsi di cibo e armi, altri sostengono che fossero schierati in attesa del discorso motivazionale di un generale prima di una missione pericolosa. I nazionalisti del web, aspramente critici nei confronti del ministero della Difesa di Mosca, hanno individuato un ufficiale russo precedentemente condannato come responsabile della perdita di 300 uomini di fanteria navale in un’offensiva fallita a novembre scorso. Quell’ufficiale, Zurab Akhmedov, è stato successivamente promosso e ora è generale: i blogger hanno condiviso una sua foto in uniforme a corredo delle notizie della disfatta di Kreminna. Non è la prima volta che figure di vertice dell’esercito vengono accusate di incompetenza: a Capodanno gli ufficiali russi hanno fatto bivaccare le truppe nel raggio dei razzi teleguidati Himars, causando molte perdite, segni di esplosioni secondarie indicavano che nelle vicinanza ci fosse un deposito di munizioni. I funzionari russi, da parte loro, hanno incolpato le truppe stesse per aver utilizzato i loro telefoni cellulari e così, sfruttando il gps, gli ucraini avrebbero indirizzato i missili.

Il generale

Secondo il blogger militare Rybar l’incidente di Kreminna è avvenuto poco prima che la divisione russa stesse dare il via a un assalto. «Per due ore i soldati sono rimasti ammassati in attesa che il comandante della divisione pronunciasse il suo discorso», scrive Rybar. Ma invece di ascoltare le parole del loro capo, «la divisione è stata bersagliata dall’artiglieria e dagli Himars». Duro anche Two Majors: «Non è possibile far stare in piedi in quel posto un’intera colonna militare. Siamo in guerra con la nostra stessa stupidità e trascuratezza, ricoperti di fantasiosi rapporti dall’alto». Un altro blogger militare russo, noto con lo pseudonimo di Older than Edda, chiede la fucilazione del comandante non identificato e alcuni influenti colleghi fanno il nome di Zurab Akhmedov, senza però fornire prove per dimostrare che sia proprio lui il responsabile. Kirill Fedorov è tra coloro che hanno postato la foto, raccontando anche che la scorsa settimana Putin ha incontrato i blogger militari ed espresso severi commenti sull’inefficienza di alcuni generali.

Rybar

Il fatto che tra chi denuncia la colpevole disfatta di Kraminna ci sia Rybar, con 1,1 milioni di follower, preoccupa il presidente. Il canale pubblica cinque o sei rapporti dettagliati al giorno che coprono ogni area di combattimento, fornendo mappe dettagliate e rapidamente aggiornate. I dati del canale vengono regolarmente utilizzati dalla Cnn e da Bloomberg. Sebbene Rybar sia apertamente filo-russo, si impegna a mantenere un tono imparziale, non usa mai un linguaggio offensivo nei confronti degli ucraini ed è più o meno obiettivo nelle sue valutazioni della situazione militare. E ora critica apertamente il ministero della Difesa. Gli investigatori del sito The Bell pare siano riusciti a scoprire chi c’è dietro Rybar: al comando del canale ci sarebbe un programmatore di computer di 44 anni di Mosca chiamato Denis Shchukin. È nato in Russia ma ha trascorso la sua infanzia nella regione ucraina di Donetsk e vive a Mosca almeno dal 2002. Il fondatore è un traduttore militare di 31 anni, Mikhail Zvinchuk. È un ex impiegato del servizio stampa del ministero della Difesa. Nato a Vladivostok, ha studiato in un’università militare di Mosca, specializzandosi in arabo. Nel 2020 e nel 2021, Rybar ha tenuto una rubrica regolare per un media di proprietà di Prigozhin che pare essersi offerto di finanziare il canale alcuni anni fa.

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