Putin verso l'offensiva finale in Ucraina? «Pronto a usare armi tattiche nucleari e attacchi chimici»: ecco perché

Il presidente russo sa che la cosiddetta "operazione speciale" necessita di arrivare a un punto di svolta al più presto e - pur di raggiungere il suo obiettivo - è disposto a ricorrere ai metodi più drastici

Putin verso l'offensiva finale in Ucraina? «Pronto a usare armi tattiche nucleari e attacchi chimici»: ecco perché
di Alessio Esposito
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Mercoledì 10 Gennaio 2024, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 14:39

Le elezioni in programma a marzo non rappresentano una preoccupazione per Vladimir Putin, praticamente certo di vincere ancora una volta. Ma la ferita per il tentato golpe di Prigozhin è ancora viva e rappresenta la fotografia più nitida del malcontento di un'ampia fetta della popolazione per il protrarsi della guerra in Ucraina. In Russia, intanto, diventa sempre più rumorosa la schiera di coloro che chiedono un'offensiva decisiva a Kharkiv e lo stesso Putin sa che la cosiddetta "operazione speciale" necessita di arrivare a un punto di svolta al più presto.

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Putin verso l'offensiva finale a Kharkiv

Ma c'è un problema. Secondo un'analisi dell'Institute for the Study of War, l'esercito russo non sarebbe attualmente in grado di «condurre un'operazione per conquistare un territorio significativo nell'oblast di Kharkiv nel breve termine».

Il think tank americano sostiene che «un'incursione russa di 15 chilometri di profondità e diverse centinaia di chilometri di larghezza costituirebbe un'enorme impresa operativa, che richiede un raggruppamento di forze molto più grande e dotato di risorse significativamente migliori rispetto a quelle che le forze russe attualmente hanno concentrato lungo l'intero confine internazionale con l'Ucraina, soprattutto nell'oblast di Belgorod».

Armi tattiche nucleari e attacchi chimici

In altre parole, Putin non ha i mezzi per condurre l'offensiva finale di cui ha bisogno ora. Secondo Hamish de Bretton-Gordon, esperto di armi chimiche, la Russia potrebbe quindi decidere di ricorrere a metodi drastici pur di raggiungere l'obiettivo. Quali? «A mio parere - afferma de Bretton-Gordon in un editoriale su The Telegraph - le uniche armi di cui dispone la Russia che potrebbero raggiungere l'obiettivo in questo lasso di tempo sarebbero un'arma nucleare tattica o una sorta di attacco chimico o biologico». Un'offensiva quindi estremamente pericolosa, «un assalto apocalittico», come lo definisce l'esperto militare.

Hamish de Bretton-Gordon conclude la sua analisi con un monito per gli occidentali: «Come Stalin, Putin ha un ego insaziabile e un desiderio di grandezza a qualunque costo. Quelli in Occidente che credono che un cessate il fuoco potrebbe essere seguito da un ritorno alla “normalità” sono dei veri sciocchi. Dobbiamo sostenere e armare pienamente l'Ucraina. Se non lo facciamo, entro pochi anni la Nato sarà in guerra con Mosca».

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