
Gli studenti dell'Università del Maryland temono che sia proprio la muffa ad aver alimentato la malattia che ha colpito la lora compagna, una matricola dell'istituto, stroncata dalla polmonite provocata dall'adenovirus. Tutto è iniziato da un colpo di tosse, poi la situazione è degenarata anche a casua di un sistema immunitario fragile della ragazza, che soffriva del morbo di morbo di Crohn.
Ma per i ragazzi la muffa è stata una delle cause che ha provocato la morte. «Non riuscivamo a dormire la notte perché il cuscino è vicino alla muffa e continuavamo a tossire», ha detto Jessica, la coinquilina di Olivia. «Quanto tornavamo a casa nei fine settimana stavamo bene, poi al rientro all'Università tutto ricominciava».
Dopo che le due ragazze hanno ripetutamente allertato i funzionari dell'istituto, sono state trasferite insieme a circa 500 altri studenti in alloggi temporanei mentre la scuola ha lavorato per pulire i dormitori. «Avevano inserito un deumidificatore e il calore si era finalmente acceso e la muffa sembrava scomparire, ma ci sono voluti due mesi e mezzo».
Ci sono stati un totale di sei casi di adenovirus nel campus, compreso quello di Olivia. I funzionari del campus hanno appreso del primo caso il 1 novembre scorso. All'inizio di questo autunno, 11 bambini che hanno soggiornato nel centro infermieristica e riabilitazione di Wanaque nel New Jersey sono morti per l'adenovirus.
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