Klimt da record, l'ultimo ritratto venduto all'asta a 100 milioni di euro. "Dama con ventaglio" è il più caro in Europa

Il risultato è anche il secondo prezzo più alto per un ritratto - di qualsiasi epoca - mai venduto all'asta

Klimt da record, l'ultimo ritratto venduto all'asta a 100 milioni di euro. "Dama con ventaglio" è il più caro in Ue
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Martedì 27 Giugno 2023, 21:05

Klimt da record. Nella sua prima apparizione sul mercato dopo quasi trent'anni, l'ultimo capolavoro del pittore, "La dama con il ventaglio" (Dame mit Fächer), ha superato le aspettative da Sotheby's a Londra, questa sera, dove è stata venduta per 85,3 milioni di sterline (108,4 milioni di dollari; 99,2 milioni di euro), stabilendo un nuovo record d'asta per il pittore austriaco e diventando l'opera d'arte di maggior valore mai venduta all'asta in Europa. Il risultato è anche il secondo prezzo più alto per un ritratto - di qualsiasi epoca - mai venduto all'asta. Dopo una battaglia di dieci minuti tra quattro offerenti, tre dei quali erano presenti nella sala londinese, l'ultimo ritratto realizzato da Klimt è stato infine venduto a Patti Wong (Fondatore di Patti Wong & Associates), che ha fatto un'offerta in sala per conto di un collezionista di Hong Kong. Il prezzo raggiunto stasera eclissa i 104,3 milioni di dollari (65 milioni di sterline) raggiunti per "L'homme qui marche I (Walking Man I)" di Alberto Giacometti, venduto da Sotheby's Londra nel 2010. Il record d'asta per Klimt è stato superato (finora era di 104,6 milioni di dollari per "Birch Forest" della Paul G. Allen Collection, venduto l'anno scorso a New York). L'ultima volta che "Dame mit Fächer" era stata messa in vendita risale a quasi trent'anni fa da Sotheby's a New York, nel 1994, quando fu acquistato per 11,6 milioni di dollari (7,8 milioni di sterline), stabilendo all'epoca un nuovo record d'asta per l'artista. Questa sera l'opera ha riconquistato questo status.

L'opera che era ancora sul cavalletto quando Klimt morì

Quando Gustav Klimt morì inaspettatamente un giorno di febbraio del 1918, il dipinto era ancora sul cavalletto del suo studio. "La dama con il ventaglio" è considerato anche uno dei lavori più belli di Klimt, creato quando era ancora nel fiore degli anni e in un momento in cui la «formalità» dei suoi precedenti lavori su commissione cede il passo a una nuova espressività - un'immersione sempre più profonda e gioiosa nel disegno, nel colore e nella forma, che - pur essendo chiaramente influenzata dai suoi contemporanei Van Gogh, Matisse e Gauguin - diventa qualcosa di completamente diverso nelle mani del pittore austriaco.

Allo stesso modo, mentre le opere un pò più precoci del famoso «periodo d'oro» di Klimt, con in testa l'iconico ritratto di Adele Bloch-Bauer I del 1907, vedono la protagonista presentata come un'icona, in mezzo a un arazzo di forme dorate, in questo caso la figura si dissolve quasi sullo sfondo, mentre la morbida trama della pelle della donna si ripete sullo sfondo giallo pallido.

Il dipinto fu acquistato poco dopo la morte di Klimt dall'industriale viennese Erwin Böhler. La famiglia Böhler, che comprendeva il fratello di Erwin, Heinrich, e il cugino Hans, era amica e mecenate di Klimt e di Egon Schiele. In seguito l'opera passò a Heinrich e poi, alla sua morte nel 1940, alla moglie di Heinrich, Mabel. Nel 1967 il dipinto si trovava nella collezione di Rudolf Leopold, il quale è noto per aver acquistato un ampio gruppo di disegni di Schiele da Mabel Böhler nel 1952 e potrebbe aver acquistato anche quest'opera da lei. Nel 1994 venne messa all'asta e acquistata dalla famiglia del proprietario, che poche settimane ha chiesto a Sotheby's di vendere il capolavoro.

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L'opera

Klimt iniziò a lavorare alla "Dama con ventaglio" nel 1917, quando ormai era uno dei ritrattisti più celebri d'Europa: le commissioni si susseguivano a ritmo serrato e l'artista era in grado di spuntare prezzi di gran lunga superiori a quelli dei suoi contemporanei. Ma questa è una rara opera dipinta interamente per perseguire i propri interessi. Piena di libertà e spontaneità, riflette la gioia di Klimt nel dipingere e nel celebrare la bellezza nella sua forma più pura. Rivela anche il suo approccio innovativo. Klimt dà anche piena espressione alla sua completa fascinazione per l'arte e la cultura cinese e giapponese. Nella "Dame mit Fächer", Klimt attinge principalmente a motivi cinesi: la fenice (simbolo di immortalità e rinascita, fortuna e fedeltà) e i fiori di loto (simboli di amore, matrimonio felice e/o purezza). Inoltre, l'appiattimento dello sfondo e la giustapposizione dei motivi riflettono il suo profondo interesse per le stampe giapponesi su xilografia.

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