GUERRA

Guerra Ucraina, Cina e India condannano per la prima volta all'Onu l'aggressione della Russia all'Ucraina

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto in Ucraina

Guerra Ucraina, bombe russe su Pavlorhad: 2 morti e 40 feriti (tra cui 5 bambini). Polonia: «Ingresso Kiev in Ue è esigenza storica»

Cina e India riconoscono per la prima volta «l'aggressione della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina»

Una prima crepa sembra essersi aperta nell'alleanza tra Vladimir Putin e i suoi partner più stretti. Il contesto è una risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu, non incentrata sulla guerra in Ucraina ma ai rapporti tra le Nazioni Unite e il Consiglio d'Europa, che Cina e India hanno approvato insieme ad altri 120 Paesi. E nella quale si parla esplicitamente «dell'aggressione della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina». I due Paesi si erano finora rifiutati di condannare l'invasione russa, e sebbene la mossa non rappresenti un vero e proprio cambio di rotta nella loro politica estera nei confronti di Mosca - visti soprattutto i legami commerciali e militari - il voto è comunque un primo segnale che l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, ha «accolto con favore»: «La risoluzione - ha sottolineato in un tweet - qualifica chiaramente la guerra contro l'Ucraina come 'aggressione da parte della Federazione Russà». Il nodo della questione è concentrato in una riga nelle premesse della risoluzione di 11 pagine in cui poi si parla di tutt'altro: «Considerando ugualmente che le difficoltà senza precedenti che l'Europa deve attualmente affrontare in seguito all'aggressione della Federazione russa contro l'Ucraina, e contro la Georgia in precedenza, e della cessazione dell'adesione della Federazione russa dal Consiglio d'Europa, richiedono una cooperazione rafforzata tra l'Organizzazione delle Nazioni Unite e il Consiglio d'Europa...». La risoluzione è stata approvata con 122 voti favorevoli, 18 astenuti e 5 contrari: la Russia ovviamente, la Bielorussia, suo Stato vassallo, e ancora la Siria, il Nicaragua e la Corea del Nord. Il voto, stando al sito dell'Onu, si è tenuto il 26 aprile scorso, ovvero il giorno della prima telefonata dall'inizio della guerra tra Volodymyr Zelensky e Xi Jinping, che il presidente ucraino auspicava da tempo nella speranza di convincere il leader cinese a fare pressioni su Putin affinché ponga fine all'aggressione. In quell'occasione Xi aveva sottolineato come il rispetto reciproco di sovranità e integrità territoriale fosse «la base politica delle relazioni Cina-Ucraina», nonostante il giorno dopo il Cremlino abbia voluto far sapere che il ritorno ai confini del 1991 non era stato argomento di conversazione tra Putin e Xi in occasione della recente visita del leader cinese a Mosca. Ad ogni modo, i risultati immediati di quella telefonata sono stati il reciproco invio di un ambasciatore a Pechino e di un rappresentante speciale a Kiev, e il plauso della comunità internazionale che, seppur con la dovuta prudenza, l'ha salutata come «un primo passo importante». E chissà se la mossa successiva sia stata proprio quel voto seminascosto a Palazzo di Vetro.

Esplosione in un ex centro russo d'addestramento in Crimea

Un'esplosione è stata segnalata in un ex centro d'addestramento per le guardie di frontiera vicino al villaggio di Shkolnoye, a pochi chilometri dall'aeroporto di Simferopoli, nella Crimea occupata dai russi. Lo riporta Radio Free Europe-Radio Liberty. Inizialmente, i canali Telegram russi avevano segnalato il fatto a Sebastopoli.

Kiev: 8 nuove brigate d'assalto per la controffensiva

Otto nuove brigate d'assalto di soldati ucraini sono state formate per prendere parte alla futura controffensiva. Lo ha detto il ministro dell'Interno ucraino Igor Klymenko, in un'intervista a Interfax Ukraine. «Le brigate sono completamente formate. Ci sono 8 brigate. Abbiamo in programma di formare brigate aggiuntive, perché c'è richiesta e abbiamo le opportunità» per farlo, ha detto Klymenko. Il ministero degli Interni ucraino ha «formato completamente» le brigate iniziali «d'assalto», che comprendono fino a 40.000 soldati, ma ha aggiunto che avranno bisogno di ulteriore addestramento prima di essere pronte

Onu, Cina e India riconoscono: "L'invasione alla Russia è un'aggressione"

Cina e India, finora contrarie a condannare Mosca per l'invasione dell'Ucraina, hanno votato una risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu relativa ai rapporti tra le Nazioni Unite e il Consiglio d'Europa in cui si fa esplicito riferimento alla «aggressione della Federazione russa dell'Ucraina». Il via libera al testo della risoluzione (approvata la settimana scorsa con 122 voti favorevoli, 5 contrari e 18 astensioni) rappresenta un primo cambio di rotta diplomatico nella posizione di Delhi e Pechino nei confronti della guerra di Vladimir Putin in Ucraina. Un passo apprezzato dall'Alto rappresentante Ue Josep Borrell su Twitter.

Putin inaugura la nuova rete di tram a Mariupol

Il presidente russo Vladimir Putin ha inaugurato oggi con una cerimonia in videoconferenza la nuova rete di tram costruita a Mariupol, la città nel sud-est dell'Ucraina conquistata lo scorso anno dai russi. La Russia, ha detto Putin, citato dalla Tass, non risparmierà alcuno sforzo per riportare alla normalità la vita nelle quattro regioni annesse in Ucraina.

Cremlino: "100mila soldati persi? Cifre a caso"

Gli Stati Uniti non hanno dati affidabili sulle perdite della Russia nel conflitto ucraino, e quindi le informazioni su centomila tra morti e feriti sono cifre «prese assolutamente a casaccio». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax «Washington non ha modo di fornire cifre corrette, non hanno tali dati», ha aggiunto Peskov. Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby aveva detto ieri che la Russia ha avuto 20.000 morti e 80.000 feriti da dicembre e che metà dei deceduti sono miliziani della Wagner.

Shoigu: "Kiev ha perso 15 mila uomini in un mese"

L'Esercito ucraino «ha perso più di 15.000 uomini» nell'ultimo mese di combattimenti «nonostante gli aiuti militari senza precedenti» ricevuti dagli alleati di Kiev. Lo ha affermato il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, in dichiarazioni riportate dall'agenzia russa Interfax. «Nonostante gli aiuti militari senza precedenti da parte dei Paesi occidentali, il nemico subisce perdite significative - ha detto Shoigu - Solo nell'ultimo mese hanno perso più di 15.000 unità». In queste settimane, ha aggiunto, le forze russe hanno distrutto otto velivoli, 277 droni, 430 carri armati e altri mezzi blindati, oltre a 225 pezzi di artiglieria e mortai.

 

 

 

«Continuiamo a eliminare le armi fornite dall'Occidente», ha detto ancora il ministro russo della Difesa. Secondo il bollettino giornaliero dello Stato Maggiore ucraino sarebbero più di 191mila i soldati russi morti dall'inizio dell'invasione dell' Ucraina, il 24 febbraio del 2022.

Gli ultimi numeri confermati da Mosca risalgono allo scorso settembre, quando Shoigu parlò della morte di 5.937 militari.

Bombe russe sulla regione di Kharkiv

Una donna è rimasta ferita oggi in seguito ai bombardamenti russi nella regione di Kharkiv, nell' Ucraina orientale: lo ha reso noto il governatore regionale, Oleh Syniehubov, come riporta il Kyiv Independent. Syniehubov ha precisato che nell'attacco contro il villaggio di Petropavlivka è stata ferita una donna di 73 anni.

Podolyak: "Mosca cerca di provocare controffensiva anticipata"

Mosca ha cambiato tattica nella guerra in Ucraina, ha iniziato a colpire in modo deliberato zone abitate con attacchi missilistici nel tentativo di provocare una controffensiva affrettata da parte delle forze di Kiev. È quanto affermano le autorità ucraine, passato oltre un anno dall'invasione russa dell'Ucraina dopo che durante i mesi più freddi la Russia ha colpito per lo più le infrastrutture energetiche del Paese. «Non c'è dubbio che stiano effettuando attacchi diretti contro case abitate da civili o zone con molte case appartenenti alla popolazione civile», ha denunciato in televisione Mykhailo Podolyak, capo dell'ufficio del presidente ucraino, secondo il quale uno degli obiettivi è provocare una controffensiva anticipata delle forze ucraine, un'operazione che Kiev sta pianificando da tempo per riprendere il controllo dei territori occupati dai russi.

 

 

Per il consigliere di Zelensky, gli ultimi attacchi missilistici erano volti a testare se l'Ucraina sia in grado di difendere il suo spazio aereo.

Intelligence Gb: "Russia a corto di munizioni, così nascono le divisioni interne"

La Russia «non ha munizioni a sufficienza per avere successo nell'offensiva» in Ucraina e «la carenza di munizioni provoca divisioni interne, in particolare tra il ministero russo della Difesa e il Gruppo Wagner». È quanto si legge nell'aggiornamento quotidiano di intelligence diffuso via Twitter dal ministero della Difesa di Londra passato più di un anno dall'invasione russa dell'Ucraina. Il 27 aprile scorso, ricorda la valutazione, «social media russi legati ai militari» hanno riportato della destituzione del vice ministro russo della Difesa, Mikhail Mizintsev, responsabile della logistica militare, assegnato all'incarico da «soli otto mesi».

 

Secondo il rapporto, anche se il licenziamento di Mizintsev non è stato confermato da Mosca, «le voci sul suo futuro evidenziano come i problemi di logistica restino al centro della difficile campagna della Russia in Ucraina». La Russia «continua a dare priorità alla mobilitazione della sua industria della difesa, ma non riesce a rispondere alle richieste in tempo di guerra - conclude la valutazione - Mentre i leader politici russi insistono nel chiedere successo sul campo di battaglia, i professionisti russi della logistica sono nel mezzo».

Kiev: "478 bambini morti dall'inizio della guerra"

Dall'inizio della guerra i russi hanno ucciso 478 bambini in Ucraina. Lo afferma l'ufficio del procuratore generale ucraino come riporta Ukrinform. «Secondo le informazioni ufficiali dei procuratori minorili, 478 bambini sono morti e più di 960 sono stati feriti a vario livello», si legge nel messaggio su Telegram.

Usa: "100mila soldati russi morti in Ucraina"

Gli Stati Uniti hanno affermato che l'offensiva russa nell'Ucraina orientale è «fallita». Lo sostiene il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale John Kirby, citato da Sky News. La Casa Bianca ha stimato 100mila vittime, tra cui 20mila morti, tra le truppe russe da dicembre. Circa la metà delle morti apparterrebbero al Gruppo Wagner, ha detto Kirby, aggiungendo che l'offensiva russa su Bakhmut, nella regione orientale ucraina del Donbass, è «in stallo» ed è «fallita».

Cnn: "Kiev non a conoscenza di missione di pace del Vaticano"

Un funzionario dell'ufficio presidenziale ucraino ha detto alla Cnn di «non essere a conoscenza» di una missione di pace che coinvolge il Vaticano per il conflitto con la Russia. «Se ci sono colloqui, stanno avvenendo a nostra insaputa», ha aggiunto la fonte - secondo quanto riporta la Cnn - all'indomani delle parole di papa Francesco che ieri, nel viaggio aereo di ritorno da Budapest, aveva parlato con i giornalisti di una missione riservata di pace della Santa Sede per l'Ucraina, senza fornire ulteriori dettagli.

Bombe russe su Pavlohrad: due morti e 40 feriti

È di due morti e 40 feriti il bilancio dell'attacco missilistico russo di ieri notte su Pavlohrad, nell'oblast di Dnipro. Lo rendono noto le autorità ucraine, citate dai media di Kiev. Tra i feriti ci sono anche cinque bambini, secondo il governatore Serhiy Lysak.

Mosca: "Distrutto carico di munizioni ucraine a Kramatorsk"

Le truppe missilistiche e d'artiglieria del battaglione meridionale russo hanno colpito una stazione ferroviaria a Kramatorsk nell'area di Soledar-Bakhmut, distruggendo un carico di munizioni ucraine. Lo ha detto all'agenzia di stampa ufficiale russa Tass il portavoce militare Vadim Astafiev

Polonia: "L'ingresso di Kiev nell'Ue è un'esigenza storica"

La Polonia farà ogni sforzo possibile durante la sua presidenza del Consiglio europeo per garantire che l'Ucraina e la Moldavia diventino membri dell'Ue, ha dichiarato ieri il presidente polacco Andrzej Duda. «Il primo ministro Mateusz Morawiecki e io sappiamo perfettamente cosa significa aspettare a lungo e voler far parte del libero Occidente», ha detto Duda definendo la possibile ammissione dei due paesi nell'Ue «l'esigenza storica del momento».

È di 2 morti e 40 feriti, tra cui 5 bambini, il bilancio dell'attacco russo di ieri notte su Pavlohrad, nell'oblast di Dnipro. Secondo gli Usa l'offensiva di Mosca nell'Ucraina orientale è «fallita», con la Casa Bianca che stima in 20mila i morti tra le truppe russe da dicembre.

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