IL CONFLITTO

Guerra ucraina, droni contro l'aeroporto russo di Pskov. Issata bandiera ucraina su riva sinistra del Dnipro

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto

Guerra Ucraina in diretta

Droni hanno attaccato l'aeroporto russo di Pskov

Droni hanno attaccato l'aeroporto russo di Pskov, nel nord-ovest del Paese, vicino al confine con l'Estonia. Lo riporta la Tass citando il governatore dell'area, Mikhail Vedernikov, secondo il quale non ci sono stati feriti. «Sono arrivato sul posto proprio all'inizio dell'incidente. Secondo le prime informazioni, non ci sono state vittime. L'entità del danno è ora in fase di valutazione», ha scritto Vedernikov sul suo canale Telegram.

Blinken annuncia nuovo pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina. Il pacchetto - secondo quanto riporta una nota - comprende nuove attrezzature per lo sminamento, missili per la difesa aerea, munizioni di artiglieria e oltre 3 milioni di proiettili per armi leggere.

Il nuovo pacchetto di aiuti ha il valore di 250 milioni di dollari, stando a quanto annunciato dal Dipartimento di Stato a Washington. Secondo il Dipartimento della Difesa, gli Stati Uniti hanno fornito o impegnato oltre 43 miliardi di dollari in aiuti militari a Kiev dall'inizio della guerra alla fine di febbraio 2022. «La Russia ha iniziato questa guerra e potrebbe finirla in qualsiasi momento ritirando le sue forze dall'Ucraina e fermando i suoi attacchi brutali», ha dichiarato il segretario di Stato americano Antony Blinken citato nella nota. «Fino a quando ciò non accadrà, gli Stati Uniti e i nostri alleati e partner rimarranno a fianco dell'Ucraina, per tutto il tempo necessario».

Issata bandiera ucraina su riva sinistra del Dnipro

I soldati di Kiev hanno issato la bandiera ucraina sulla riva sinistra del Dnipro occupata dai russi, nella regione di Kherson. A confermarlo su Telegram è il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, dopo che alcuni video sono circolati in rete. «Bandiera ucraina sulla riva sinistra della regione di Kherson. Una dacia vicino al ponte Antonovsky», si legge nel post con un video che mostra l'alzabandiera. Nataliya Humenyuk, portavoce delle Forze di difesa del sud, ha confermato al canale pubblico Suspilne che unità ucraine «sono sbarcate sulla riva sinistra» del fiume e hanno issato la bandiera.

Sulla tomba rose rosse e poesie

Il canale Telegram russo Shot ha diffuso questa sera un video e alcune fotografie della tomba di Yevgeny Prigozhin, il capo della Wagner sepolto oggi in una cerimonia privata a San Pietroburgo, nel cimitero di Porokhovskoye, vicino a suo padre. La tomba, sovrastata da una croce di legno, appare coperta di rose rosse. Su di essa sono appoggiate una grande fotografia di Prigozhin e il testo incorniciato di una poesia di Josif Brodsky intitolata Natura Morta.

Media, Putin ha accolto invito Xi: a ottobre a Pechino

Sarà in Cina il primo viaggio all'estero di Vladimir Putin da quando la Cpi ha spiccato il suo mandato di arresto internazionale. Secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg citando alcun fonti, Putin ha accettato l'invito di Xi Jinping a partecipare al 'Belt and Road Forum' che si terrà in ottobre.

Elicottero dei servizi di sicurezza russi si è schiantato: sono 4 i morti

Un elicottero dei Servizi di sicurezza russi (Fsb) si è schiantato vicino al villaggio di Prudny nella regione di Chelyabinsk. Lo hanno riferito i servizi di emergenza alla Tass. «Vicino al villaggio di Prudny, un elicottero che apparteneva all'Fsb della Federazione Russa è caduto nella foresta», scrive l'agenzia russa, aggiungendo che a bordo c'erano 4 persone che sono morte nell'incidente.

Kiev: "Ci sono presupposti per nuove ribellioni in Russia"

La probabilità di nuove proteste e rivolte in Russia è aumentata, specie dopo la morte del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin. Lo ha dichiarato Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportato da Unian. Podolyak è convinto che l'omicidio di Prigozhin abbia dimostrato alle élite russe che il presidente russo Vladimir Putin non agisce secondo le regole, non adempie ai suoi obblighi nemmeno nei loro confronti, e che si trova in uno stato di paranoia, per cui nessuno può essere al sicuro. «Man mano che questa guerra si spinge sempre più verso una configurazione che non è vincente per la Russia, e già oggi sembra così, sarà un rischio per molti membri della sua cerchia ristretta, anche per i suoi più stretti collaboratori. Qualcuno dovrà essere incolpato di tutto... Tutto questo porterà a tensioni interne. Sono già stati creati i presupposti per alcune ribellioni», sostiene il consigliere del presidente ucraino.

Mosca: "Vaticano equilibrato, continua il dialogo su Kiev"

Il «dialogo» tra Mosca e il Vaticano sull' Ucraina «continua». Lo ha detto in un'intervista all'ANSA la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Le relazioni tra la Russia e la Santa Sede, ha aggiunto la portavoce, sono improntate a «un approccio reciprocamente rispettoso e costruttivo» e Mosca «apprezza molto la linea equilibrata del Vaticano sul conflitto in Ucraina e gli sforzi della Santa Sede e di Papa Francesco personalmente per cercare una soluzione pacifica che purtroppo sono apertamente respinti dal regime di Kiev».

Mosca: "Non puntiamo a territori ucraini ma alla sicurezza"

Lo scopo dell'operazione militare della Russia in Ucraina non è «impadronirsi di territori» di quel Paese, ma ottenere garanzie per la propria sicurezza, tra l'altro con «la denazificazione e smilitarizzazione» di Kiev e «la garanzia dello status di Paese non allineato». Lo ha detto in un'intervista all'ANSA la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Potente esplosione a Olenivka, nell'ovest della Crimea

Una potente esplosione è stata sentita dai residenti a Olenivka, nell'ovest della Crimea, la penisola ucraina annessa unilateralmente da Mosca nel 2014. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il canale Telegram locale Krymskiy Viter. Al momento non ci sono dettagli, ma è stato indicato che le ambulanze sono già arrivate sul posto. Un video postato dal media mostra il fumo dopo l'esplosione. Proprio a Olenivka il 23 agosto un moderno missile di produzione ucraina ha distrutto un sistema di difesa aerea russo a lungo e medio raggio S-400 Triumph, come ha dichiarato il segretario del Consiglio di sicurezza di Kiev Oleksiy Danilov 3 giorni fa.

Filorussi in fuga con avanzata ucraina verso Melitopol

Le autorità di occupazione della città di Tokmak, nella regione di Zaporizhzhia, stanno iniziando ad essere evacuate a causa dell'avvicinarsi della linea del fronte in connessione con la graduale avanzata delle forze di difesa dell'Ucraina. Lo ha riferito su Telegram il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov. «Quasi ogni giorno l'avanzare delle unità ucraine verso Melitopol stanno trasformando Tokmak, che è ancora occupata dai russi, in una città completamente di prima linea», ha detto Fedorov. «La difesa del nemico sta crollando, quindi i primi topi fuggono dalla 'nave russà che affonda. Secondo le testimonianze dei residenti, l'autorità di occupazione locale è in difficoltà, viene portata in un'altra città,» ha sottolineato Fedorov.

Russia, due condanne a 11 anni per video su conflitto

Un giornalista russo, Michael Nacke, e il fondatore del progetto Conflict Intelligence Team, Ruslan Leviev, sono stati condannati in contumacia a 11 anni di reclusione ciascuno perché riconosciuti colpevoli di avere diffuso «informazioni false sulle forze armate» in un video su Youtube in cui commentavano il conflitto in Ucraina.

La sentenza è stata emessa dalla Corte distrettuale di Basmanny, secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax. Ai due imputati è stato anche imposto il divieto di gestire siti internet nei prossimi cinque anni. Il Conflict Intelligence Team è un gruppo di ricerca e indagini su eventi riguardanti la sfera militare.

BBC: drammatico aumento morti tra militari ucraini

Si moltiplicano le testimonianze di fonti occidentali su «un drammatico incremento dei morti ucraini», sullo sfondo della resistenza delle linee russe a quella che doveva essere la controffensiva d'estate dell'Ucraina. Lo sottolinea oggi la Bbc, riprendendo una recente stima Usa - trapelata malgrado i dati ufficiali di Kiev restino secretati - secondo cui il totale di soldati ucraini uccisi in guerra è salito almeno a 70.000, con almeno 120.000 feriti.

E aggiungendo il racconto del proprio inviato nel Donetsk, Quentin Sommerville, su «pile di cadaveri» ricomposti ormai giornalmente in un obitorio ucraino sul fronte est.

Putin non parteciperà ai funerali di Prigozhin

Il presidente russo Vladimir Putin non parteciperà ai funerali del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il Cremlino non ha ancora informazioni precise su quando, dove e in quale forma di svolgeranno le esequie, ha aggiunto il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Prigozhin potrebbe essere sepolto oggi a San Pietroburgo

Il leader e fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin potrebbe essere sepolto oggi a San Pietroburgo, nel cimitero di Serafimovsky. Lo riferiscono i media locali che parlano di un notevole dispiegamento di forze dell'ordine davanti al cimitero e dell'installazione di metal detector. Nel cimitero di Serafimovsky sono sepolti anche i genitori del presidente russo Vladimir Putin, oltre che molti soldati e funzionari del ministero della Difesa.

Mosca: "Arrestato terrorista che pianificava un attacco"

Un residente della regione russa di Kaluga è stato arrestato con l'accusa di prendere parte alle ostilità a fianco dell'Ucraina e di aver pianificato un attacco terroristico nella regione, secondo quanto riferito dal Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) e riportato da Interfax. «Il Servizio Federale di Sicurezza della Federazione Russa ha sventato le attività illegali di un cittadino russo, residente nella regione di Kaluga, il quale, agendo di propria iniziativa, è entrato in contatto e ha mantenuto contatti con rappresentanti di una formazione paramilitare ucraina e, agendo su loro ordine, intendevano compiere un attacco terroristico», ha riferito il centro stampa dell'Fsb. L'uomo aveva anche intenzione di trasferirsi in Ucraina per combattere a fianco delle forze armate ucraine all'interno dell'organizzazione terroristica Azov, vietata in Russia, aggiunge Interfax. «Il sospettato, agendo su ordine dei militanti, ha anche effettuato i preparativi per organizzare un attacco terroristico contro una infrastruttura critica di Kaluga», ha detto il centro stampa.

Estonia, la Premier non si presenta in Commissione parlamentare

La Prima ministra dell'Estonia, Kaja Kallas, non si è presentata alla seduta straordinaria della Commissione parlamentare per il controllo del budget dello Stato, convocata stamane per chiarire la posizione della premier in relazione ai rapporti economici intrattenuti dal marito con la Russia. Kallas ha dichiarato di non intendere presentarsi davanti ad alcuna commissione parlamentare fino a quando non le sarà formulato chiaramente un capo d'accusa. «Le attività commerciali intrattenute da mio marito con la Russia non influenzano in alcuna maniera il bilancio statale dell'Estonia», ha detto Kallas parlando alla stampa. La scorsa settimana, fonti giornalistiche hanno rivelato che una ditta di trasporti, di cui il marito di Kallas è azionista, sta continuando a trarre ingenti profitti dai rapporti commerciali intrattenuti con partner russi.

Ucraina: "Sono 15mila gli psicologi contro lo stress da guerra degli studenti"

Per sostenere psicologicamente studenti e insegnanti ucraini che soffrono il trauma emotivo della guerra l'Unesco, insieme al ministero dell'istruzione e della scienza ucraino, hanno avviato la formazione di 15 mila psicologi scolastici. Uno studio dell'Unesco ha rilevato, infatti che circa il 75% degli scolari ucraini ha sofferto di stress e il 26% degli adolescenti ucraini ha un disturbo da stress post-traumatico. «La nostra iniziativa rafforzerà la resilienza degli studenti e degli educatori e contribuirà a garantire che questi argomenti dolorosi non vengano trascurati», ha affermato Stefania Giannini, Vice Direttore Generale dell'Unesco per l'Istruzione. Il programma di formazione, supportato dal Giappone, fornirà agli psicologi scolastici le conoscenze, le competenze e gli strumenti per identificare e trattare i problemi di salute mentale all'interno delle comunità educative, al fine di creare ambienti di apprendimento sicuri e sani che promuovano il benessere e la resilienza in tempo di guerra. «Insieme, stiamo affrontando le sfide di oggi in modo che gli studenti possano superare le barriere, avere successo a scuola e diventare cittadini equilibrati e responsabili», ha dichiarato Oksen Lisovyi, ministro dell'Istruzione e della Scienza, al lancio del programma. Questa iniziativa integra altre azioni dell'Unesco a favore degli insegnanti ucraini, tra cui la distribuzione di oltre 50.000 computer e la loro formazione in pedagogia digitale.

Media: Erdogan vedrà Putin il 4 settembre a Soci

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si recherà il 4 settembre a Soci per incontrare l'omologo russo Vladimir Putin. Lo sostiene il portale, con sede a Londra, Middle East Eye che cita tre fonti informate sulla situazione. Ieri Bloomberg aveva parlato dell'8 settembre come possibile data dell'incontro mentre il portavoce del partito di Erdogan Akp, Omer Celik, aveva affermato che la visita si sarebbe tenuta a Soci la prossima settimana senza specificare una data precisa. Il rilancio dell'accordo che aveva permesso l'esportazione di grano dall'Ucraina, conclusosi dopo l'uscita di Mosca in luglio, sarà al centro del colloquio.

Medvedev: «Attacchi in Crimea avvicinano apocalisse»

L'ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dimitri Medvedev ha avvertito che la probabile autorizzazione occidentale all'Ucraina di attaccare obiettivi nella penisola di Crimea «avvicina l'apocalisse» e ha sottolineato che offre alla Russia «un'opportunità» di «agire contro tutti» nella Nato.

«I criminali ucraini hanno dichiarato di essere d'accordo nel compiere attentati in tutta la Russia, per esempio in Crimea», ha scritto Medvedev su Telegram. «Non c'è motivo di dubitare» che questo gesto estremo sua vero. «Ciò rappresenta una prova significativa, diretta e giuridica, della complicità dell'Occidente nella guerra contro la Russia a fianco dello Stato di Stepan Bandera», ha aggiunto l'ex presidente russo, sottolineando che si tratta di «un raffinato 'casus bellì».

Mosca: arrestato terrorista che pianificava attacco

Un residente della regione russa di Kaluga è stato arrestato con l'accusa di prendere parte alle ostilità a fianco dell'Ucraina e di aver pianificato un attacco terroristico nella regione, secondo quanto riferito dal Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) e riportato da Interfax. «Il Servizio Federale di Sicurezza della Federazione Russa ha sventato le attività illegali di un cittadino russo, residente nella regione di Kaluga, il quale, agendo di propria iniziativa, è entrato in contatto e ha mantenuto contatti con rappresentanti di una formazione paramilitare ucraina e, agendo su loro ordine, intendevano compiere un attacco terroristico», ha riferito il centro stampa dell'Fsb. L'uomo aveva anche intenzione di trasferirsi in Ucraina per combattere a fianco delle forze armate ucraine all'interno dell'organizzazione terroristica Azov, vietata in Russia, aggiunge Interfax. «Il sospettato, agendo su ordine dei militanti, ha anche effettuato i preparativi per organizzare un attacco terroristico contro una infrastruttura critica di Kaluga», ha detto il centro stampa.

Kiev: nella notte Zaporizhzhia bombardata 91 volte

Durante la notte, le truppe russe hanno bombardato la regione di Zaporizhzhia per 91 volte, sono stati presi di mira 30 insediamenti, 49 edifici e infrastrutture sono stati distrutti. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Yuriy Malashko, come riporta Ukrinform. «Non sono state segnalate vittime, ma sono state danneggiate infrastrutture, edifici residenziali», ha dichiarato Malashko.

Kiev: 261.840 perdite in esercito russo da inizio guerra

La Russia ha perso nell'ultimo giorno 530 uomini, facendo salire a 261.840 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 261.840 uomini, 4.414 carri armati, 8.579mezzi corazzati, 5.450 sistemi d'artiglieria, 733 lanciarazzi multipli, 500 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 315 aerei, 316 elicotteri, 7.909 attrezzature automobilistiche, 18 unità navali e 4.387 droni.

Le parole che Zelensky pronuncia nell'intervista con l'emittente televisiva di Kiev "1 + 1" saranno probabilmente ricordate negli annali della guerra russo-ucraina. Afferma a sorpresa, il presidente ucraino, che è «preferibile e possibile una soluzione politica» sulla Crimea, il vero nodo del conflitto e di qualsiasi trattativa: la Crimea che Putin ha annesso già nel 2014, ma che con l'invasione del febbraio dello scorso anno ha voluto consolidare e collegare con la costa d'Azov e, via terra, con la Federazione russa.

La controffensiva ucraina che dovrebbe spezzare la continuità territoriale che lega le città occupate, come Mariupol e Melitopol, non sta procedendo secondo le aspettative, anche occidentali.

Gli americani hanno lanciato segnali sulla necessità di accelerare la riconquista, e ai generali di Kiev hanno perfino attribuito la responsabilità di scelte strategiche sbagliate. Inoltre, incombono le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. E l'opinione pubblica europea comincia mostrare stanchezza. «Se noi arriviamo ai confini amministrativi della Crimea - dice Zelensky a Natalia Moseichuk - penso che si possa forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia dal territorio della penisola». Presa di posizione che apre a un'ipotesi di negoziato da avviare con la Russia, sotto auspici internazionali, prima che le truppe ucraine abbiano riguadagnato, come invece sostenuto finora, tutte le terre perdute. Ribadire che i confini della Crimea sono "amministrativi" serve a Zelensky per non riconoscere ufficialmente l'annessione russa. A quel punto, sui confini amministrastivi, potrebbe partire il tavolo della pace.

LA SVOLTA

La ragione di questa piccola grande svolta sta nella motivazione di risparmiare vite umane. Con una soluzione politica, dice Zelensky, «ci saranno meno vittime, è la cosa migliore». Non entra in ulteriori dettagli, ma il dado è tratto. Aggiunge pure che vorrebbe poter tenere le elezioni presidenziali in Ucraina nel 2024, ma che sarebbe necessario cambiare le leggi che le vietano in stato di guerra. E poi ci sarebbe bisogno di cinque miliardi di dollari per tenere la consultazione. Tutto si può fare. «Sarebbe meglio», spiega. «La logica è che si difende la democrazia anche in tempo di guerra». Un'altra affermazione indica che le parole di Zelensky sono tutt'altro che casuali, ma si inseriscono in un ragionamento svolto nel suo gabinetto di guerra. Il presidente chiede infatti agli Stati Uniti, attraverso un accordo bilaterale e non multilaterale (Nato), una garanzia di sicurezza «in cui noi abbiamo armi, tecnologia, addestramento, finanze, eccetera, qualcosa come quello che ha Israele, anche se il nemico è diverso».

La proposta di andare verso il «modello israeliano» è meno della richiesta di ingresso nella Nato ed è un ulteriore segnale di ammorbidimento delle posizioni ucraine. Ma forse ancora più significativo è il tweet di uno dei più stretti consiglieri di Zelensky, Mykhailo Podolyak, che al mattino, quasi in contemporanea col presidente, scrive che l'orologio della guerra «sta già facendo il conto alla rovescia». E argomenta: «Non sarà facile, ma è ingenuo pensare che l'Ucraina dovrà riprendere il territorio conquistando ogni chilometro col sangue. Quando le nostre forze avanzeranno verso sud e raggiungeranno il confine amministrativo con la Crimea, allora gli eventi assumeranno una forma diversa. Alla fine, tutto si concluderà rapidamente e in un istante, proprio come è iniziato».

LA STRATEGIA

Dichiarazioni che fanno pensare a un cambio di strategia da parte del vertice politico e militare di Kiev, tanto che Zelensky rassicura pure gli americani, insistenti nelle ultime settimane sul fatto che non consentono attacchi in territorio russo. «Se portiamo il conflitto in Russia - dice Zelensky nell'intervista alla Tv - corriamo un grosso rischio, verremmo lasciati senz'altro soli. La lotta per riconquistare i nostri territori è stata sostenuto in maniera determinate grazie ai rapporti con gli alleati». Ma Washington non è disposta a correre il pericolo di uno scontro diretto con Mosca. Si attenua perfino il linguaggio del direttore dell'intelligence militare, Kyrylo Budanov, intervistato da Ukrinform, per il quale le truppe russe «possono resistere a lungo se non prendiamo iniziative proattive. Possono resistere per sempre, credetemi». La triplice linea di fortificazioni nel Sud non è crollata. E a Est i russi avanzano. Un bagno nella realtà che non impedisce però al portavoce del ministero degli Esteri dell'Ucraina, Oleg Nikolenko, di reagire al collegamento video di Papa Francesco, il 25 agosto, con la Giornata della Gioventù russa a San Pietroburgo, definendolo un aiuto alla «propaganda imperialista», mentre la missione del Papa dovrebbe essere «aprire gli occhi della gioventù russa sul corso distruttivo della loro attuale leadership».

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