Epstein, distrutte le prove sulla notte brava del principe Andrea con la 17enne

Epstein, distrutte le prove sulla notte brava del principe Andrea con la 17enne
di Anna Guaita
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Lunedì 3 Agosto 2020, 06:21 - Ultimo aggiornamento: 19:22

Sono stati distrutti dopo due anni. I tabulati che elencavano i turni delle guardie del corpo del principe Andrew non sarebbero più disponibili. Gli investigatori di New York non avranno dunque modo di convalidare o contestare l'alibi che il principe cita a propria discolpa per la notte del 10 marzo 2001. Lui assicura che si trovava nella sua villa di Sunninghill Park, nella contea di Bershire, insieme alle due figlie Beatrice e Eugenia, allora di 10 e 11 anni. Ma Virginia Roberts Giuffrè sostiene invece che il principe quella notte la passò con lei, a fare sesso, in una lussuosa casa nel quartiere di Belgravia a Londra.

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L'ACCUSA
La Giuffrè aveva allora 17 anni, e la sua testimonianza è oggi al centro del processo per sfruttamento sessuale di minori ai danni di Ghislaine Maxwell, l'ereditiera britannica che per anni era stata al fianco del pedofilo Jeffrey Epstein, suicida in carcere un anno fa. Giuffrè sostiene che Epstein e Maxwell la obbligarono a intrattenere il principe varie volte, sia nel ranch che Epstein aveva nel Nuovo Messico, sia a New York, che a Londra e nell'isola privata che il finanziare possedeva nei Caraibi. La questione dei tabulati era stata sollevata da una guardia reale, che ha detto al tabloid britannico Daiy Mail di avere un ricordo diverso di quella notte rispetto a quel che dice il principe. L'uomo sostiene che Andrew era tornato a notte fonda a Buckingham Palace su un'automobile guidata da una delle guardie del corpo, e assicura di ricordare bene perché il principe era stato maleducato con le guardie di turno al palazzo e lui aveva presentato un reclamo sulla sua condotta.
 


Proprio questa ex guardia ha chiesto di vedere i tabulati e si è sentito rispondere dopo quasi cinque mesi di attesa che non esistevano più perché vengono conservati solo per due anni: «Sono deluso ha detto l'uomo al Daily Mail -. E sono sorpreso anche di scoprire che i documenti circa la famiglia reale e la sua protezione vengono distrutti, per di più appena dopo due anni». La testimonianza della Giuffrè che coinvolge il principe fa parte di un processo per diffamazione che la donna aveva intentato contro Ghislaine Maxwell nel 2016 e che si era risolto con un accordo fra le due parti.
 
 


IL PROCESSO
I documenti erano allora stati sigillati con il benestare del giudice che aveva avuto la gestione del caso, ma sono stati in parte desecretati l scorsa settimana dal giudice Loretta Preska, che sta adesso presiedendo al nuovo processo contro la Maxwell. La 58enne cittadina britannica è tuttavia riuscita a ottenere che per il momento non venga resa nota quella parte dei documenti del processo in cui erano state trascritte le sue testimonianze. I suoi avvocati ricordano che Ghislaine aveva accettato di testimoniare a patto che le sue parole rimanessero confidenziali e sigillate, e solo a quella condizione aveva parlato della sua vita sessuale privata e dei contatti che aveva avuto con numerosi vip.
Il giudice deciderà il 22 settembre se quell'accordo debba essere ancora considerato valido. Nel frattempo, la lunga ricostruzione che Giuffrè ha fatto degli anni fra il 2001 e il 2003, come «schiava del sesso» di Epstein e Maxwell, rimane l'unica testimonianza pubblica di una delle ragazze. E le pagine sul principe sono ricche di particolari piccanti, come il fatto che lui era «in adorazione» del corpo giovane della 17enne Virginia, tanto che arrivava a baciarle e leccarle i piedi. Come il fatto che ogni volta che la vedeva lui la abbracciava come se rivedesse una cara amica, mentre lei fra sè e sè sbuffava al pensiero di quello che le sarebbe toccato fare. Il principe dal canto suo negao con forza di aver avuto questi rapporti con la giovane, anche se non ha mai negato l'amicizia con Epstein.

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