Il capo delle spie di Israele si tradisce con un libro (pubblicato da lui stesso): scoperto il suo nome dopo 20 anni

Si tratta di Yossi Sariel, che ha lasciato la sua identità esposta online dopo che un libro da lui pubblicato su Amazon ha lasciato una traccia digitale su un account Google

Il capo delle spie di Israele si tradisce con un libro (pubblicato da lui stesso): scoperto il suo nome dopo 20 anni
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Sabato 6 Aprile 2024, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 00:16

Dopo aver trascorso più di due decenni operando nell'ombra, un imbarazzante errore di sicurezza ha svelato l'identità di uno dei ruoli più delicati dell'esercito israeliano, in un momento - quello della guerra a Gaza - in cui la segretezza e la discrezione sono chiave. Il nome è quello del comandante dell'Unità 8200, una delle agenzie di sorveglianza più potenti del mondo, paragonabile alla National Security Agency degli Stati Uniti. E secondo quanto riferito dal Guardian in esclusiva, si tratta di Yossi Sariel, che ha lasciato la sua identità esposta online dopo che un libro da lui pubblicato su Amazon ha lasciato una traccia digitale su un account Google privato creato a suo nome, insieme al suo ID univoco e collegamenti ai profili per i servizi di mappe e calendario.

Il libro

Il Guardian ha confermato da molteplici fonti che Sariel è l'autore segreto di The Human Machine Team, il volume in cui offre una visione radicale su come l'intelligenza artificiale possa trasformare il rapporto tra personale militare e macchine.

Pubblicato nel 2021 utilizzando uno pseudonimo composto dalle sue iniziali - Generale di brigata YS - fornisce un quadro dei sistemi avanzati basati sull'intelligenza artificiale che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno sperimentato durante la guerra a Gaza. Una versione elettronica del libro - spiega ancora il giornale britannico - includeva un indirizzo email anonimo che può essere facilmente ricondotto al nome e all'account Google di Sariel.

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La rivelazione

Contattato dal Guardian, un portavoce dell'Idf ha affermato che l'indirizzo e-mail non era quello personale di Sariel, ma «dedicato specificamente a questioni relative al libro stesso». Più tardi, in una dichiarazione ai media israeliani, l'Idf ha descritto oggi la divulgazione dei dati personali di Sariel come «un errore», aggiungendo che «la questione sarà esaminata per evitare il ripetersi di casi simili in futuro». È probabile che l'errore di sicurezza eserciterà ulteriore pressione su Sariel, che si dice «viva e respiri» nell'intelligence ma il cui mandato alla guida della divisione d'élite di cyber intelligence dell'Idf è stato oggetto di controversie, scrive il Guardian.

Intelligence in crisi

L'Unità 8200 è stata infatti criticata per la sua incapacità di prevedere e prevenire l'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso al sud di Israele. In ogni caso, nella guerra a Gaza l'Idf sembra aver abbracciato pienamente la visione del futuro di Sariel: una sezione del volume annuncia infatti il concetto di 'targets machinè alimentata dall'intelligenza artificiale, le cui descrizioni ricordano da vicino i sistemi di indicazione degli obiettivi su cui - sottolinea il Guardian - l'Idf ha fatto affidamento nei raid su Gaza: secondo il quotidiano, negli ultimi sei mesi Israele ha implementato numerosi sistemi di supporto decisionale basati sull'Ia che sono stati sviluppati dall'Unità 8200 sotto la guida di Sariel.

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