Bunker con scorie nucleari, la Finlandia è il primo Paese. «Un deposito in cui nessun essere umano potrà andare per 100mila anni»

Lo stoccaggio partirà nel 2025: una possibile soluzione al problema degli scarti delle centrali nucleari

Bunker con scorie nucleari, la Finlandia è il primo Paese. «Un deposito in cui nessun essere umano potrà andare per 100mila anni»
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Martedì 5 Settembre 2023, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 14:40

Da decenni gli scienziati sono alle prese con lo smaltimento delle scorie nucleari. Attualmente le barre di combustibile esaurito vengono conservate in strutture di stoccaggio temporaneo in tutto il mondo. Ora, però, la Finlandia tenterà una soluzione permanente: seppellire le scorie nucleari in un punto remoto del sottosuolo, a 450 metri sotto le rocce di Onkalo, all'interno di un deposito dovre potranno rimanere senza rischi per i prossimi 100mila anni.

L'apertura del sito, gestito dalla società "Posiva", è previsto per il 2025, ma il cantiere al suo interno è già attivo. Qui, i rifiuti radioattivi ad alta attività (i più pericolosi e difficili da gestire) verranno conservati chiusi in cilindri di ghisa e rame e avvolti in argilla bentonitica. Queste categorie di rifiuti possono impiegare anche centinaia di migliaia di anni per diventare inerti e cessare di essere pericolosi per la salute umana e per l'ambiente

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Il deposito di Onkalo

Il deposito finlandese - sul quale la Bbc ha realizzato un reportage - potrebbe quindi rappresentare l'auspicabile soluzione ad un problema finora rimasto senza soluzioni concrete. Le ricerche per identificare il sito adatto sono sono iniziate negli anni ‘90 e hanno infine selezionato la zona geoologica nella municipalità di Olkiluoto, un'area che si trova a circa 5 chilometri da una delle due centrali nucleari del Paese. Il futuro deposito è stato scavato in profondità nella roccia granitica, in un punto situato tra due faglie distanti circa 800 metri: ciò rappresenta una parziale garanzia in caso di terremoti. Se dovessero registrarsi delle scosse, sostengono gli scienziati, l’energia sismica si sfogherebbe lungo le linee di faglia, lasciando comunque in sicurezza l'area in cui verranno custodite le scorie nucleari. 

 

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