«Da quando ha iniziato l'offensiva su Avdiivka, a metà ottobre, la Russia ha perso quasi l'80% dell'equipaggiamento militare utilizzato» ha detto ieri un portavoce dell'esercito ucraino. Oggi il generale Aleksandr Tarnavskyi, comandante del Gruppo Tavria operativo sulle linee del fronte meridionale, ha avvertito: «Gli occupanti hanno iniziato la terza ondata di azioni attive come parte dell'offensiva nel settore di Avdiivka». Ma perché questa città è tanto importante nella guerra tra Ucraina e Russia?
Perché Avdiivka è una città chiave per Putin?
Avdiivka è un piccolo centro, poco più di 30mila abtanti, prima del conflitto, nell'Est dell'Ucraina.
I russi la circondano da tre parti, ma stanno subendo importanti perdite nel tentativo di prenderne il controllo. Eppure, non intendono lasciare perdere. Secondo un soldato del battaglione ucraino della 47esima brigata meccanizzata, citato da Afp, «I campi sono semplicemente ricoperti di cadaveri, stanno cercando di indebolire le nostre linee con continue ondate di attacchi. Colonne di carri armati e mezzi corazzati stavano avanzando».
Almeno 200 tank russi sono stati danneggiati durante le battaglie furiose. Le ondate di attacchi dei soldati occupanti sono state descritte come periodiche avanzate di zombie dai soldati ucraini che difendono le posizioni con mortai, granate, droni e cannoni dai veicoli da combattimento Bradley. Ciò che sta succedendo, secondo molti analisti, è molto simile a quanto avvenne Bakhmut, dove i russi persero moltissimi uomini e mezzi prima di prendere una città che di fatto aveva una importanza soprattutto simbolica e che vide giocare un ruolo chiave da parte del gruppo di mercenari Wagner, prima della misteriosa morta di Prigozhin.
Da metà ottobre, la Russia ha cercato di circondare e prendere Avdiivka, che è anche sede di un’enorme cokeria e vicina al centro regionale di Donetsk, controllato dai russi. Il capo dell’amministrazione militare di Avdiivka, Vitaliy Barabash, ha parlato con la tv ucraina Channel 24 e ha confermato che le forze russe hanno lanciato i loro attacchi “più feroci”, anche 18 al giorno.