Auto nella scarpata, muore il papà: gemelline di 4 anni si arrampicano di notte a piedi nudi per mettersi in salvo

Auto nella scarpata, muore il papà: gemelline di 4 anni si arrampicano di notte a piedi nudi per mettersi in salvo
di Federica Macagnone
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Mercoledì 11 Dicembre 2019, 20:25

L’auto che sbanda, finisce contro alcuni alberi e precipita in una scarpata. Poi il buio e il silenzio. Le gemelline Rosaline e Aurora Crider hanno solo 4 anni, ma hanno capito subito che dovevano a tutti i costi prendere il coraggio a quattro mani, perché il loro papà non avrebbe potuto salvarle. Corey Simmons, 47 anni, è morto sul colpo mentre le due gemelline si sono salvate grazie alle cinture di sicurezza dei loro seggioloni.

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Venerdì sera, nel buio pesto che avvolgeva una zona boschiva di Whidbey Island, nei pressi di Seattle, Rosaline e Aurora hanno sganciato le cinture di sicurezza e hanno chiamato ripetutamente il padre. Hanno cercato di svegliarlo, ma quando si sono accorte che non rispondeva sono sgattaiolate fuori dall’auto da un vetro rotto e, senza scarpe, si sono arrampicate per 30 metri prima di iniziare a camminare senza meta sul ciglio della strada.

Fortunatamente una donna si è accorta di loro e si è fermata. «Continuavano a dire “il mio papà, il mio papà” -  ha raccontato Heather Axtman, una dei soccorritori intervenuta sul luogo dell’incidente - La maggior parte dei bambini ha paura del buio, ma loro due si sono fatte coraggio a vicenda e si sono salvate».

Le autorità hanno affermato che non è chiaro il motivo per cui l'auto di Simmons abbia sbandato. «Non sappiamo se si è sentito male, se si è addormentato al volante o se un animale gli ha tagliato la strada» ha detto un portavoce della polizia. Le piccole sono state portate al Whidbey Health Medical Center, dove una bimba è stata curata per una ferita alla testa e l’altra per un graffio sul braccio.

«In ospedale continuavano a dire che il loro papà era tutto insanguinato e che stavano cercando di svegliarlo, ma non ci riuscivano - ha raccontato Rebecah Crider, sorellastra delle bambine - Dicono che il loro papà è morto, ma non sanno cosa vuol dire e credono che stia per tornare. Siamo grati alla donna che le ha soccorse e la stiamo cercando disperatamente. Ci piacerebbe incontrarla per ringraziarla».
 

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