Il Global Monitoring for Enviroment and Security, meglio conosciuto come Copernicus, ente dell’Agenzia spaziale europea (Esa) ha fotografato dal satellite la devastazione dovuta alle piogge e al crollo di due dighe nella zona della Cirenaica in Libia. L’ente ha messo a confronto una foto del 2 settembre e una scatta ieri a tre giorni dall’alluvione e si nota come vaste zone siano completamente allagate.
Il bilancio: 5000 morti e 10000 dispersi
Le Nazioni Unite definiscono le inondazioni in Libia una «calamità di proporzioni epiche» rilevando gli ultimi dati che parlano di più di 5.000 persone morte e circa 10.000 disperse.
Si scava tra le macerie
I soccorritori e i residenti continuano a scavare tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti e morti. Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha inviato le sue condoglianze alle autorità libiche e alle famiglie delle vittime, aggiungendo che le Nazioni Unite stanno lavorando con le autorità per valutare i bisogni e sostenere gli sforzi di soccorso.