A Bologna torna la kermesse Lineapelle. Ma il settore soffre la crisi

A Bologna torna la kermesse Lineapelle. Ma il settore soffre la crisi
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Lunedì 8 Aprile 2013, 13:24 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 17:21
BOLOGNA - Alla Fiera di Bologna fissato l’appuntamento estivo con Lineapelle, la grande kermesse internazionale dedicata a pelletteria, calzature, accessori e abbigliamento. Alla tre giorni, svoltasi su una superficie di 40.000 metri quadrati, hanno preso parte 334 espositori esteri su 1.081, numeri da record se confrontati con quelli delle precedenti edizioni.



Un anno fa gli espositori furono 1047, con le presenze straniere ferme a quota 307. Segno tangibile che, a dispetto della crisi economica, l’industria italiana del settore conserva la leadership mondiale. Tuttavia le esportazioni, da sempre motore trainante della conceria made in Italy, nel 2012 sono calate dello 0,5%. Ma quel che più preoccupa gli operatori è la battuta d’arresto proveniente dalla Cina, dove l’export è diminuito dell’8%. Ma Pechino e dintorni restano una meta privilegiata dei prodotti italiani in pelle, tanto che il 20% del totale sono stati venduti nella Repubblica Popolare. I big del settore attribuiscono la causa del calo del business alle politiche protezionistiche di alcune nazioni come Cina, India e Argentina, storici fornitori di una parte significativa della materia prima, con conseguente aumento dei prezzi anche per i semilavorati. Tale analisi dimostra che anche nell’industria conciaria la concorrenza da parte degli emergenti tende a sottrarre significative quote di mercato alle nostre aziende. Nel 2012 il fatturato complessivo si è ridotto dell’1,4%, mentre la produzione, appesantita della crisi europea, si è abbassata del 5,8%.
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