«Stavo lavorando al computer e mia madre stava guardando la televisione - racconta Mauro Pierfederici - ad un tratto ho sentito un rumore, come qualcosa di rotto, quindi sono salito al piano superiore. I rumori provenivano dalla camera da letto di mia madre che era chiusa a chiave dall’interno. A quel punto ho capito che c’erano i ladri e mi sono messo ad urlare».
I ladri hanno continuato a rovistare e, forse proprio perché sorpresi hanno chiuso a chiave la porta dall’interno, per poi agevolare la fuga. Sono scappati dalla stessa finestra rotta e nella fretta hanno portato via il cassetto che è stato ritrovato nel tardo pomeriggio di ieri dai carabinieri, su segnalazione di un passante, in un campo. Per entrare in camera e aprirla dall’interno dopo la loro fuga è stato necessario passare dal balcone del vicino di casa ed evitare così di rompere la porta.
«Lo spavento è stato grande soprattutto la paura di ritrovarsi faccia a faccia con queste persone che non sai mai come possono reagire - prosegue Pierfederici - anche per mia madre, che ha 81 anni, non è stata una bella esperienza ma poteva andare peggio quindi non ci lamentiamo. Pare che sia un prodotto dei tempi, è già capitato ai miei vicini ed è solo una questione di fortuna. Noi abbiamo già messo le inferriate al piano terra ma non è concepibile vivere prigionieri in casa propria. E' l'intrusione la cosa che più mi ha dato fastidio perché vuol dire che non puoi più stare tranquillo nemmeno dentro casa tua. Al piano superiore abbiamo dei ferri per bloccare le finestre ma ancora mia madre non li aveva inseriti perché era presto. Non immagini che alle 22 d'estate ti possano entrare i ladri in casa mentre ci sei tu dentro. Secondo me lo sapevano, tanto ormai spiano tutti i movimenti. Forse pensavano di fare poco rumore, approfittando del fatto che fossimo entrambi al piano terra e con la televisione accesa che comunque maschera il caos».
La stima della refurtiva ancora non è stata fatta.
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