Acido, processo d'appello
Lucia: "Per me oggi una nuova ferita"

LuciaAnnibali e dietro l'avvocato di parte civile Francesco Coli
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Giovedì 22 Gennaio 2015, 19:24
ANCONA È iniziato ad Ancona subito con brivido il processo d'appello per l'aggressione all'avvocatessa Lucia Annibali, 38 anni, di Urbino, sfigurata con l'acido il 16 aprile 2013 a Pesaro: imputati sono l'ex compagno Luca Varani, avvocato pure lui, accusato di essere il mandante, Rubin Talaban e Altistin Precetaj, ritenuti

l'esecutore materiale e il palo. In primo grado Varani è stato condannato a 20 anni di carcere per tentato omicidio,

lesioni gravissime e stalking; gli altri due a 14 anni. Lucia è presente in aula.

Il giudizio, in abbreviato, si tiene a porte chiuse e per un'ora i giudici hanno discusso su un'eccezione di inammissibilità per tardività del

ricorso in appello. Eccezione poi respinta.Anche

gli imputati sono presenti. Fuori, un gruppo di donne dell'Udi (Unione donne italiane) di Pesaro, manifestano la loro solidarietà a Lucia.

«Venti anni sono una pena ingiusta?

Mi offende sentire che viene sempre messo in secondo piano ciò che ho sofferto». A margine del processo Lucia Annibali replica alla sorella di

Luca Varani che aveva definito «ingiusta» la pena inflitta al fratello. «Non spetta a noi commentare le sentenze, che sono da rispettare - aggiunge Lucia affiancata dal suo legale Francesco

Coli -. Per me essere qui è riaprire una ferita ancora più profonda di quella aperta con il processo di primo grado. Vorrei

almeno un minimo di rispetto per me e la mia famiglia». E a chi le chiede come si senta a trovarsi di nuovo accanto all'ex

compagno, presunto mandante dell'agguato con l'acido, risponde con ironia: «Sono un pò stufa di trovarmelo accanto...»
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