È quanto accaduto a sei giovani dottori che, per anni, hanno lavorato da strutturati nei punti di emergenza di Osimo, Loreto e Chiaravalle. Hanno maturato migliaia di interventi clinici in condizioni di precariato, fino al settembre del 2013, quando l'Asur ha bandito un concorso per l'assunzione di medici di pronto soccorso a tempo indeterminato.
Eppure negli ultimi anni non è mai stato un problema visto che i sei esclusi hanno sempre lavorato da precari in quelle stesse corsie dove avrebbero lavorato se avessero vinto il concorso. Così i medici hanno fatto ricorso alle vie legali, rivolgendosi all'avvocato Franco Boldrini. Il legale, per prima cosa, ha impugnato la decisione dell'Asur, chiedendo un provvedimento cautelare, così che i candidati fossero ammessi al concorso con riserva. Poi ha presentato ricorso al Tra Marche che, ieri, ha rigettato la richiesta dei giovani camici bianchi, confermando la loro esclusione dalla possibilità di diventare medici di pronto soccorso.