Pesaro, donna denuncia anni di persecuzioni
«Contro di me minacce e riti voodoo di morte»

Pesaro, donna denuncia anni di persecuzioni «Contro di me minacce e riti voodoo di morte»
di Elisabetta Rossi
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Martedì 1 Luglio 2014, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 10:14
PESARO - Non ne posso pi. Non ne pu pi tutta la mia famiglia. Questa una vera persecuzione. Non pi vita. Sono stata minacciata, insultata, percossa, aggredita. Mi hanno fatto anche riti satanici e macumbe. Non so pi come fare. Sto per cedere psicologicamente e fisicamente. Ora chiedo giustizia, chiedo aiuto alle forze dell’ordine. Prima che succeda l’irreparabile. A tenerla in piedi solo il terrore, quel brivido di paura che la scuote dalla stanchezza ogni volta che subisce l’ennesimo attacco.



E l’ultimo, in ordine di tempo, è arrivato ancora una volta via facebook. Sul profilo della sua stalker, che la cita con nome e cognome, con sotto una sfilza di insulti, minacce di ogni tipo, tra cui la morte. Lei, la vittima, è una pesarese di 57 anni, pensionata e vedova, madre di due figli, che «dopo 3 anni di continue molestie» non ha più la forza di andare avanti. «Avevo anche cambiato città – racconta – ma hanno scoperto dove stavamo, sono venuti fino a casa nostra e hanno minacciato noi e anche i miei cani».

E sono proprio i cani la miccia che ha innescato questo incubo. La donna aveva infatti un ricovero per i quattro zampe che gestiva da volontaria. Un giorno una signora di origini brasiliane le aveva portato una cagna. Fatto sta che la titolare dello stallo aveva ritenuto che l’animale non fosse da restituire alla donna e lo aveva dirottato in un’altra pensione. La brasiliana era tornata a rivendicarlo e da allora sono cominciate le persecuzioni. «In realtà – continua – quella del cane è solo una scusa. Mi sento come una preda scelta da un branco». E tra gli assalti che ha subito, c’è anche quello di un rito voodoo. «Ho saputo che ha messo delle mie foto con scritto il mio nome in un cimitero a Osimo e ha acceso delle candele nere. A me e a mia figlia ci accusa di aver ucciso dei cuccioli. Dice che ho fatto morire mio marito».

Mesi fa la donna aveva presentato una querela (assistita dal suo legale, l’avvocato Elena Fabbri) per la quale però il pm Valeria Cigliola aveva chiesto l’archiviazione. Archiviazione a cui si è subito opposta. «La polizia postale – spiega la pesarese – aveva ritenuto che non ci fossero elementi idonei a supporto dell’accusa. Non avevano trovato più niente perché hanno detto che erano riusciti a cancellare ogni traccia. Intanto abbiamo fatto un’altra denuncia. Ma questa volta abbiamo fatto vidimare tutto il materiale stampato da facebook dalla polizia postale. Spero che non cada nel vuoto. Nel frattempo quella donna continua a tormentarci. Anche ora sul suo profilo facebook fa il mio nome e mi minaccia. Dice che sono una che abbaia ma che non morde, mentre lei sì e dice che me la farà pagare». Il repertorio dello stalking si completa anche con decine di telefonate anonime. «Vi prego – ripete stanca – aiutatemi, non lasciatemi sola».
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