Pesaro, carabinieri e finanza nell'etichetta dei liquori: denunce e maxisequestri

Pesaro, carabinieri e finanza nell'etichetta dei liquori: denunce e maxisequestri
di Emy Indini
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Mercoledì 28 Ottobre 2015, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 20:01
PESARO Calici amari dietro le etichette dei liquori della Benemerita e delle Fiamme Gialle. La fabbrica del falso non si ferma davanti a niente e tarocca grappe, limoncelli e amari tutti rigorosamente imbottigliati e decorati con immagini d'epoca che ritraggono carabinieri o finanzieri in uniforme.



È la truffa delle bevande delle Forze Armate smascherata con l'operazione "Amaro" della Guardia di Finanza di Pesaro. Nel mirino cinque imprenditori denunciati e alcune ditte tra il Pesarese, la Lombardia, la Puglia e la Calabria. Prima fra tutti una società di Acqualagna che produce e commercializza, senza alcuna autorizzazione, bottiglie di liquore con stemmi e immagini distintive delle Fiamme Gialle e dei Carabinieri. Tutte le Forze Armate, infatti, hanno il diritto all'uso esclusivo delle proprie denominazioni, dei propri stemmi, degli emblemi e di ogni altro segno distintivo. di Urbino ed eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria di Pesaro e dalla Compagnia di Urbino che, proprio in queste ore, stanno eseguendo perquisizioni ad Acqualagna, Bari, Milano e Palmi in provincia di Reggio Calabria. Numerosi anche i sequestri di bevande alcoliche con stemmi e marchi della Guardia di Finanza e dei Carabinieri. L'inchiesta, oltre allo stabilimento di confezionamento di Acqualagna, ha consentito di individuare alcuni rivenditori proprio nelle città in cui sono tuttora a lavoro i finanzieri a Bari, Milano e Palmi.
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