San Benedetto, odissea finita per Massimo Liberati dopo quasi sei mesi in ostaggio potrà tornata in Italia

Il marittimo sambenedettese Massimo Liberati
di Rossella Luciani
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Lunedì 3 Agosto 2015, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 17:44
SAN BENEDETTO - Odissea finita per Massimo Liberati. Dopo oltre 170 giorni il marittimo sambenedettese potrà lasciare il Gambia. Una sentenza attesa. Sentenza arrivata poco fa dal tribunale di Banjul che ha messo la società armatrice l’Italfish di fronte a un bivio: pagare un’altra ammenda, oppure lasciare il proprio lavoratore in carcere per sei mesi.



La società armatrice di Martinsicuro ha già fatto sapere che pagherà la cifra richiesta e Liberati, nel giro di 48 ore, dovrebbe riottenere il passaporto per poter tornare in Italia.



Il sambenedettese era imbarcato sull’Idra Q. A bordo del peschereccio, le autorità marittime africane durante un controllo effettuato lo scorso febbraio riscontrarono un’irregolarità millimetrica sulle maglie di una rete non in uso. Da quel momento era iniziato l’incubo del 52enne, processato e incarcerato assieme al comandante Sandro De Simone. Ma mentre il capitano e il resto dell’equipaggio avevano già potuto lasciare il Gambia lo scorso 19 maggio, Liberati era rimasto bloccato lì, come una sorta di ostaggio delle milizie gambiane.