Sindaci contro la Regione, l'onorevole Trano: «Comuni inerti»

L'onorevole Raffaele Trano al lavoro
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Lunedì 7 Dicembre 2020, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 15:04

Nei commenti dei sindaci di Formia, Gaeta e Itri emergono profondo dispiacere per i danni e la paura provocati dallo straripamento del torrente Pontone e l'intenzione di sollecitare con forza l'intervento della Regione per finanziare finalmente i lavori di messa in sicurezza del rio. Tanti i danni agli abitanti della zona, diversi i lidi coinvolti, tanta la rabbia e lo sconforto, osserva il sindaco di Formia, Paola Villa, che poi rivolge un pensiero affettuoso a Giuseppe, che ha perso la moglie otto anni fa nella esondazione del torrente Pontone e ieri è stato costretto a lasciare temporaneamente la sua abitazione alla Canzatora in attesa che si ripristino i servizi danneggiati dalla furia dell'acqua.

Per il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano è un'altra giornata da dimenticare per il torrente Pontone, per il quale, insieme con i sindaci di Formia e Itri, abbiamo presentato decine di richieste di finanziamento, l'ultima delle quali a settembre, ancora una volta, però, bocciate dalla Regione. Non dobbiamo dividerci ha aggiunto Mitrano ma unire tutte le forze, deputati, consiglieri regionali, sindaci e rappresentanti di enti locali e battere forte i pugni sui tavoli dei ministeri e soprattutto della Regione, che solo a settembre ha pubblicato il bando per l'avvio delle gare per il progetto preliminare per 10 milioni di euro per la messa in sicurezza del torrente.

Il sindaco di Itri Antonio Fargiorgio sostiene che c'è pieno accordo con i sindaci di Formia e Gaeta per avviare a compimento un'opera epocale che servirà ad eliminare o almeno ad attenuare le criticità che ora caratterizzano il torrente e aggiunge che il Comune capofila di Itri è risultato destinatario a settembre di una progettazione definitiva e che il primo stralcio dovrà interessare inizialmente la foce. Il deputato Raffaele Trano, membro della commissione Finanze della Camera, è intervenuto nel pomeriggio dalla Canzatora in diretta Facebook, ribadendo che si tratta di un disastro annunciato e che queste sono le conseguente di una inerzia della Regione Lazio e dei Comuni limitrofi che non sono stati in grado di presentare un progetto. Ho partecipato ad una prima riunione in Regione nel luglio 2019 con il capo del settore lavori pubblici Wanda D'Ercole e poi il 18 settembre dello stesso anno con l'altro funzionario regionale Cristina Vecchi e i tecnici dei tre Comuni - prosegue - e anche in quella occasione la Regione ha ribadito che non era possibile autorizzare il finanziamento richiesto di dieci milioni di euro perché la documentazione presentata era carente. E il giorno successivo la stessa funzionaria regionale ha indirizzato una lettera ai Comuni di Itri, Formia e Gaeta per sollecitare almeno l'elaborazione di un progetto preliminare, consigliando uno spezzettamento delle richieste di finanziamento attraverso varie tranche.
Visto che il sindaco di Gaeta invitava all'unità di intenti, Trano non si è risparmiato una stoccata finale: «Chiede la nostra collaborazione di parlamentari? Veramente non lo vedo e non lo sento da due anni».


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