Corruzione e traffico illecito di rifiuti tra Roma e Latina, due arresti

Ai domiciliari un dirigente dell'Ater della Capitale, le misure disposte dalla Dda sono state eseguite dalla polizia. Oltre 23.000 euro per acquistare una moto nuova

Corruzione e traffico illecito di rifiuti tra Roma e Latina, due arresti
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 14:57

Corruzione e traffico illecito di rifiuti. Con queste accuse sono finite nei guai due persone, l'amministratore di fatto di una società che è stata sequestrata, e un dirigente dell'Ater di Roma.

La polizia di Latina questa mattina, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, con la collaborazione della Squadra Mobile di Cosenza, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Roma, nei confronti di queste due persone (una in carcere e una agli arresti domiciliari), gravemente indiziate a vario titolo di corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti.

Il provvedimento è conseguente a quanto emerso in un'altra indagina per associazione a delinquere dedita al traffico illecito di rifiuti, a delitti contro l’ambiente e alla truffa ai danni dello Stato che nel dicembre 2021 portò all'esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari e interdizione dall’esercizio di un’attività imprenditoriale nei confronti di dieci persone, tra le quali un uomo di 53 anni italiano che oggi è stato arrestato e condotto in carcere – oltre al sequestro per equivalente per un valore di circa tre milioni di beni mobili e immobili riferibili all'uomo arrestato, inoltre è stato eseguito il sequestro preventivo di una srl con sede a Roma e che si occupa di smaltimento dei rifiuti.

Rifiuti nelle fogne e interrati

Secondo le indagini l'uomo – in qualità di amministratore di fatto della società sotto sequestro e sulla base di appalti stipulati con alcuni pubblici del centro (Roma, Latina) e del nord Italia (Milano, Varese, Verbania) – ha proceduto, con la complicità di altre persone indagate, allo sversamento di rifiuti speciali liquidi nel sistema fognario e all'interramento per un totale di 2.371 tonnellate in luoghi imprecisati.

Una pratica adottata per percepire il corrispettivo previsto dall’appalto non decurtato del costo di smaltimento in siti autorizzati.

Contanti per la moto da 20.000 euro

E' emerso inoltre un rapporto di corruttela intercorso tra il 53enne e un dirigente dell’Ater di Roma che oggi è stato arrestato ed è ai domiciliari. In particolare, sono stati raccolti gravi indizi in ordine ad almeno due episodi, il dirigente riceveva soldi - secondo gli investigatori - per ottenere l’illegittimo pagamento di un Sal, lo stato avanzamento lavori, di 233.582 euro a favore della società sequestrata nel 2021, emesso nell’ambito di un appalto per la fornitura dei servizi di videoispezione, spurgo fognature e manutenzione degli immobili di proprietà dell’Ater di Roma. In particolare il dirigente avrebbe ricevuto in un caso 8.000 euro e nell'altro 23.251 con i quali ha acquistato una moto nuova costata 23.251 euro. Denaro servito per ottenere da parte dell'imprenditore l’illegittimo pagamento dello stato avanzamento lavori a favore della società sottoposta a sequestro preventivo nel dicembre 2021.

Dalle indagini emerge uno spaccato - scrivono gli inquirenti - "di perdurante asservimento della funzione esercitata dal dirigente pubblico alle finalità private perseguite dall’imprenditore attraverso la gestione delle concessionarie dei servizi appaltati dall’ente pubblico".

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