Una città a due facce, anche - forse dovremo dire soprattutto - il giorno di Natale. Quartieri puliti regolarmente e quartieri accanto sommersi dai rifiuti.
E' accaduto di nuovo e in modo ancora più evidente il 24 e il 25 dicembre. Ce lo hanno segnalato diversi lettori ed è bastato farsi un giro per constatare che era tutto vero: la differenza non è tanto tra i quartieri serviti dal porta a porta e quelli no, ma è soprattutto tra questi ultimi. In particolare sono le strade del quartiere alle spalle del Tribunale, viale Petrarca, via Cicerone e tutte le trasversali durante le feste sono state lasciate da Abc in condizioni imbarazzanti. Cassonetti per l'indifferenziata stracolmi e marciapiedi circostanti completamente invasi dai rifiuti di ogni genere e praticamente impraticabili.
Ci ha detto un lettore: «Vorrei capire perché devo pagare la stessa tassa rifiuti di chi vive in altri quartieri del capoluogo pontino ma non avere lo stesso servizio. Anzi, non averlo proprio. Mi sono vergognato questo pomeriggio (il 25 dicembre) di vivere in questa città. Credo che una quota di quello che pago mi debba essere restituita, a me e a tutti quelli che vivono nel mio quartiere».
Uno sfogo fondato. Via Ariosto, via Tasso, via Triboniano: l'elenco delle strade del quartiere del Tribunale sommerse dai rifiuti è lunghissimo. Poi, basta spostarsi nel quadranti limitrofi e trovare una situazione completamente diversa, sicuramente non perfetta, ma non inaccettabile.
Come è possibile? Fino ad oggi l'Azienda dei beni comuni si è difesa sostenendo che nei quartieri ancora non serviti dal porta a porta (dove, ricordiamolo, sono spariti i cassonetti sostituiti dai bidoncini che ogni famiglia deve portare in strada a giorni prestabiliti) si riversa l'immondizia degli irriducibili che non vogliono fare la differenziata. Probabilmente è così. Quello che è difficile da accettare p che la situazione è questa da almeno sei mesi, possono cambiare le zone, ma tutte quelle non servite dal porta a porta hanno dovuto affrontare periodi nerissimi senza che l'azienda speciale sia riuscita a mettere in atto contromisure.
La spiegazione è sempre la stessa: «Quando arriverà il porta a porta la situazione si normalizzerà».